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Maurizio Rossi, non contestato il reato di corruzione all’editore di Primocanale

Anche l’editore ed ex senatore Rossi indagato per presunta corruzione
Maurizio Rossi a Terrazza Colombo (foto di repertorio)

L’editore dell’emittente televisiva ligure Primocanale, l’ex senatore della Lista Monti Maurizio Rossi, ieri ha riferito che pure secondo i suoi legali “nell’ambito del giudizio immediato a carico di Giovanni Toti, Matteo Cozzani e Francesco Moncada il capo di imputazione relativo all’ipotesi di corruzione non viene contestato” anche nei suoi confronti.

“Questo è il solo dato che conta e che non è stato minimamente evidenziato negli articoli apparsi sui siti online il 9 Agosto e sui quotidiani il 10 agosto”.

“E questa – ha spiegato Rossi – è la ragione per cui ho dato incarico ai miei avvocati di assumere ogni più opportuna iniziativa al fine di tutelare la mia immagine e quella dell’azienda che rappresento e per ottenere il risarcimento di tutti i danni che potranno derivare dalla campagna di disinformazione posta in essere”.

“Non è certo piacevole – ha aggiunto Rossi – leggere sui siti di Secolo XIX, Genova 24, Telenord, sull’agenzia Ansa, nonché sui giornali Repubblica Genova e Secolo XIX, titoli a caratteri cubitali ‘Rossi editore di Primocanale indagato anche per corruzione’.

Poi leggi l’articolo, e contiene le cose dette e ridette decine di volte dal 7 maggio, in modo evidentemente persecutorio che non è certo giustificato dall’esigenza dell’informazione ma persegue probabilmente altri fini: tenere alta l’attenzione sull’indagine sperando possa condizionare le prossime elezioni, affossare un concorrente danneggiando anche tutta l’azienda e i suoi dipendenti.

Vorrei quindi capire come possono sapere alcuni giornalisti cose che al sottoscritto non sono mai state contestate in termini circostanziati e per quale ragione conoscono eventuali situazioni investigative che anche di fronte alla recente fissazione del processo principale a carico di altri non hanno un logica nè un senso tecnico?

Che il 7 maggio io abbia subito una perquisizione anche con l’ipotesi di corruzione è un conto, ma è una situazione che risale al 7 maggio. Che poi nella vicenda Esselunga e nel processo del 5 novembre io non sia in alcun modo indagato per corruzione è un dato di fatto ineccepibile e tirare fuori oggi titoli cubitali su questo è solo un modo per screditare me e Primocanale”.