Le fiamme a Montoggio continuano a rappresentare una seria minaccia. Il primo focolaio, scoppiato il 22 agosto, sembrava essere stato domato venerdì scorso, ma già da sabato la situazione è nuovamente peggiorata.
L’incendio, che sta colpendo il monte Liprando tra Montoggio e Valbrevenna, nella Città Metropolitana di Genova, è diventato sempre più difficile da controllare.
Durante la notte tra sabato e domenica, per localizzare con precisione i focolai attivi che sfuggono alla vista, è intervenuta una squadra del Nucleo SAPR (Sistema Aeromobili a Pilotaggio Remoto).
Utilizzando droni equipaggiati con termocamere, sono stati effettuati voli di ricognizione per individuare i punti critici e dirigere con precisione i getti d’acqua degli elicotteri impegnati nelle operazioni di spegnimento, che riprenderanno intensamente questa mattina.
Anche domenica, il presidio dei volontari antincendio boschivo della protezione civile di Genova, insieme alle squadre dei vigili del fuoco, è rimasto attivo.
Da giorni, volontari e vigili del fuoco, supportati da un massiccio impiego di forze aeree tra Canadair ed elicotteri, stanno lottando contro le fiamme in un’area particolarmente impervia e difficile da raggiungere.
La situazione rimane preoccupante, con nuovi focolai che continuano a riaccendersi.
L’incendio iniziale è stato probabilmente causato da un fulmine caduto durante la tempesta di Ferragosto sui monti tra Montoggio e Valbrevenna, all’interno del Parco Regionale dell’Antola.
I vigili del fuoco hanno infatti trovato una pianta con evidenti segni di folgorazione, confermati anche dalle testimonianze di diversi cittadini.