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Al Salone Nautico di Genova Andora ha firmato un importante accordo

Si tratta del progetto che prevede l'uso di una sonda multiparametrica

Genova. Andora sarà il primo porto della Liguria a sperimentare una innovativa sonda parametrica. L’accordo è stato firmato proprio al Salone Nautico genovese dove è avvenuto anche il passaggio di consegne dal velista Marco Rossato che l’aveva sulla barca “Torna Vento” all’AMA. La consegna è avvenuta nell’ambito di un evento realizzato da AMA e Comune di Andora, nello stand Assonat: si tratta dell’accordo per un progetto pilota che vedrà l’installazione nel porto di una sonda multiparametrica che registrerà i dati sulla qualità dell’acqua, aria ed ecosistema marino. “Si tratta- hanno spiegato i tecnici- di una apparecchiatura innovativa, la YSI EXO 2S, di piccolissime dimensioni e grandi potenzialità perché  utilizza l’intelligenza artificiale per disegnare con i dati raccolti i migliori scenari di azione e prevenzione”.                                              Al Salone dí Genova si è svolto il passaggio dí consegne della sonda della STS LAB SRL, che era installata sulla barca del famoso velista. L’accordo porterà anche alla attivazione con il porto di Andora di una fattiva collaborazione anche sui temi dell’accessibilità. “Il porto di Andora è il primo a ospitare questa tecnologia sperimentale a supporto del monitoraggio delle acque – ha spiegato il presidente dell’AMA Fabrizio De Nicola che ha firmato l’accordo con Luca Aiuti della STS LAB SRL – La sonda sarà installata su un pontile, video sorvegliata e collegata direttamente con il programma gestionale del porto in modo da vedere la variazione dell’impatto sull’ecosistema marino anche in base alla tipologia e grandezza delle imbarcazioni che entrano nel porto di Andora e la frequenza dei di transiti. Il tutto per capire, grazie all’intelligenza artificiale, le azioni migliori da intraprendere a salvaguardia del mare, tutelare la biodiversità e per ampliare la nostra azione mirata ad offrire migliori servizi ai diportisti. Limitare alcune sostanze vuol dire anche ridurre elementi potenzialmente dannosi anche le imbarcazioni. Pensiamo anche all’esame in tempo reale della situazione in caso di incidenti, incendio imbarcazione o accidentali svernamenti dí carburanti o acque di sentina”. Alla presentazione del progetto erano presenti anche Luciano Serra presidente di Assonat, l’assessore all’Ambiente del comune di Andora Alexandra Allegri, la consigliera AMA Silvia Garassino, la consulente Maurizia Camoirano e Paolo Ghione, Responsabile Ufficio Tecnico e Demanio del comune di Andora. “Conosco bene l’impegno ambientale dell’A.M.A e non posso che complimentarmi per questo ennesimo progetto innovativo pienamente appoggiato dall’Amministrazione – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Alexandra Allegri– Il patrimonio marittimo e ambientale di Andora è grande e prezioso sia sulla costa che nell’entroterra. Unire la sensibilizzazione ai cittadini e ai turisti alle concrete azioni quotidiane e tecniche in banchina, anche grazie a queste tecnologie innovative e all’intelligenza artificiale, credo ci possa dare input di grande valore”. Marco Rossato ha sottolineato l’importanza di avere a disposizione dei dati: “I dati sono la base – ha commentato Rossato- per realizzare una seria tutela ambientale e diffondere le buone pratiche.  Fra i parametri rilevati mi ha sorpreso l’aumento della temperatura del mare. Da parte mia non posso con confermare tutta la disponibilità ad ogni iniziatica che tuteli il mare”. Soddisfazione ha espresso anche Luciano Serra, Presidente Assonat, che ha sottolineato la piena collaborazione con il porto di Andora e l’Ama sia sui temi della gestione economica e su tutti i progetti che facciano comprendere l’importanza dell’economia del mare, degli operatori che vi investono e delle concrete prospettive della Blue economy.  “Il porto di Andora – ha concluso Serra- è un esempio di concretezza di azione che si dovrebbe diffondere in tutti i porti soci Assonat auspicando che ognuno trovi un suo presidio ambientale. Sul fronte dell’accessibilità dei porti non posso che sottolineare che la normativa è ancora molto parziale e va ampliata”.

Claudio Almanzi