La denuncia del sindacato Sappe
Ieri si è vissuta una ennesima giornata di follia, nel carcere di via Coni Zugna, a Genova Pontedecimo.
“Si è vissuta una situazione tanto pericolosa quanto assurda”, sottolinea Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Un detenuto tunisino ha proditoriamente lanciato una sedia ed un tavolo contro alcuni Agenti. I colleghi sono stati visitati e poi dimessi con prognosi di sette giorni. A loro esprimo la solidarietà del SAPPE ed auguriamo una pronta guarigione”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi contusi, “la vicenda ripropone nuovamente le difficoltà in cui versa il sistema penitenziario nazionale. La tensione nelle carceri è palpabile ogni istante ed è grave che a pagare lo scotto siano i servitori dello Stato: è un’offesa alla Nazione, un gesto vile e da censurare in quanto commesso in stato di detenzione all’interno di un carcere mentre si è soggetto ad un’opera di risocializzazione. Uno scempio unico e senza appelli! Il grave evento critico di Pontedecimo, per altro, è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano la necessità di un intervento urgente e sistematico per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli istituti penitenziari”.
Il SAPPE evidenzia che nel carcere di Pontedecimo, lo scorso 31 agosto erano 161 i detenuti presenti a fronte dei circa 90 posti regolamentari: 38 gli imputati (20 donne e 18 uomini), e 123 (48 donne e 75 uomini) i condannati mentre gli stranieri ristretti erano 79, il 50% circa dei presenti. “Dai dati forniti dal DAP, da maggio ad agosto 2024 a Pontedecimo si sono contate una denuncia per resistenze ed ingiurie e 3 poliziotti feriti”, rimarca Capece. Il segretario generale del SAPPE annuncia che “il SAPPE lancia un appello forte e chiaro alle istituzioni chiedendo l’immediato intervento del D.A.P. e del Ministero della Giustizia. Il primo sindacato della Polizia Penitenziaria sottolinea la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio. È necessario applicare l’art. 14 bis dell’Ordinamento Penitenziario e fornire al personale strumento adeguato alla propria difesa”.
Il Sappe spiega come nel carcere di Pontedecimo, ci siano 161 i detenuti presenti a fronte dei circa 90 posti regolamentari: 38 gli imputati (20 donne e 18 uomini), e 123 (48 donne e 75 uomini) i condannati mentre gli stranieri ristretti erano 79, il 50% circa dei presenti.
Da maggio ad agosto 2024, registrata 1 resistenze ed ingiurie e 3 poliziotti feriti.