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Polizia locale: arrestato presunto stalker e individuato motociclista che fugge dopo incidente

Polizia Locale: arrestato presunto stalker e individuato motociclista che fugge dopo incidente
Un controllo della Polizia locale

Arrestato presunto stalker dalla Polizia Locale di Genova

Nella settimana del 21 settembre, la Polizia Locale di Genova ha conseguito importanti risultati nel contrasto a reati legati a atti persecutori e alla sicurezza stradale.

Il primo intervento si è verificato sabato 21 settembre, intorno alle 14:15, nei pressi dell’Acquario di Genova, dove una donna si era rifugiata in un bar per sfuggire a un presunto stalker. La pattuglia del Nucleo Centro Storico, intervenuta prontamente, ha trovato la donna visibilmente terrorizzata. Il presunto stalker, un uomo di nazionalità dominicana, è stato fermato e condotto negli uffici per l’identificazione.

Dalle indagini del Reparto Polizia Giudiziaria è emerso che l’uomo era già oggetto di un ordine verbale di allontanamento e aveva precedenti per atti persecutori e reati contro la Pubblica Amministrazione. Gli agenti hanno ricostruito l’episodio, scoprendo che l’uomo avrebbe utilizzato violenza per sottrarre il telefono alla donna, motivo per cui è stato arrestato per i reati di atti persecutori e rapina. Il Pubblico Ministero ha disposto la custodia cautelare presso il carcere di Marassi, in attesa dell’udienza di convalida.

Incidente stradale a Genova: motociclista fugge, ma viene individuato

Il secondo episodio di rilievo è avvenuto giovedì 19 settembre in via Bavari. Un ventenne è rimasto gravemente ferito in uno scontro laterale con un altro motociclo. Il conducente di quest’ultimo è fuggito senza prestare soccorso.

La pattuglia del Nucleo Infortunistica Stradale ha effettuato i rilievi e, grazie a un pezzo di carter/motore lasciato sul luogo dell’incidente, è riuscita a risalire al mezzo responsabile: una moto giapponese intestata a un 22enne marocchino. Gli agenti hanno individuato il veicolo, che presentava danni compatibili con l’incidente e tracce di olio.

Grazie alla collaborazione della madre del giovane, gli agenti sono riusciti a contattarlo. L’indagato ha ammesso di aver gettato gli indumenti indossati durante il sinistro, successivamente recuperati e sequestrati dagli agenti. Il PM di turno ha disposto il sequestro della moto e il giovane è stato denunciato a piede libero per non aver prestato soccorso.

Conclusione: presunzione di innocenza

In entrambi i casi, la presunzione di innocenza rimane valida fino a sentenza definitiva. Entrambi i soggetti coinvolti sono considerati innocenti finché il processo non stabilirà diversamente.