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Casi Vianello-Sommariva, l’ex ministro Orlando: mai conosciuto l’uomo del Pd in porto

Andrea Orlando (Pd) e Mauro Vianello

“Per me la civiltà è innanzitutto rispetto della verità. Io ho detto che Marco Bucci ha fatto parte di un sistema potenzialmente criminogeno ed è lui stesso che rivendica la continuità con Giovanni Toti. Mentre se dice che io ho spinto Mario Sommariva da Spinelli dice semplicemente il falso. C’è una totale strumentalizzazione, io dico una cosa: non ho mai conosciuto né Aldo Spinelli, che voterà Bucci come ha dichiarato, né Mauro Vianello”.

Lo ha dichiarato oggi l’ex ministro spezzino del Pd e candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando, in un’intervista pubblicata dal quotidiano Il Secolo XIX, parlando di Mauro Vianello, considerato l’uomo del Pd in porto a Genova e coinvolto nella maxi inchiesta su corruzione che ha portato agli arresti l’ex governatore ligure Giovanni Toti, e di Mario Sommariva, ex dirigente Cgil e di area centrosinistra, che dopo le recenti dimissioni da presidente dell’Autorità portuale spezzina ha fatto il “salto” dal pubblico al privato essendo stato nominato ai vertici della società Spinelli srl.

“Non criminalizzo nessuno – ha aggiunto Orlando – ma come mi ha insegnato un mio maestro i ricchi vanno incontrati in ufficio, i poveri si possono incontrare ovunque.

Serve un’istituzione che sia autonoma da interessi particolari e anche da chi finanzia la politica. La legge prescrive che si dichiarino i finanziatori. Vedo che si tira in ballo il Pd, ma come tutti i partiti anche il Pd è tenuto a depositare i propri bilanci alla Camera.

Io però penso anche che serva una regolamentazione dell’attività di lobby e della trasparenza più stringente.

Sono ansioso di fare un confronto con Bucci. Come sa bene in Usa lo fanno i due principali candidati, ma sono disposto anche a farlo con gli altri. Tuttavia, non mi siederò dove c’è Forza Nuova”.