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Revocato obbligo di dimora all’ex capo gabinetto della Regione Liguria

Revocato obbligo di dimora all'ex capo gabinetto della Regione Liguria
Giovanni Toti e Matteo Cozzani (foto di repertorio fb)

Matteo Cozzani e l’inchiesta per corruzione e voto di scambio

Revocato l’obbligo di dimora per Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto della Regione Liguria ed ex braccio destro di Giovanni Toti, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e voto di scambio. Tuttavia, per Cozzani rimane in vigore l’obbligo di firma. Il suo avvocato, Massimo Ceresa Gastaldo, ha presentato richiesta di revoca anche al giudice di La Spezia, dove Cozzani è indagato per un’altra inchiesta di corruzione.

L’arresto e le accuse contro Cozzani

Cozzani era stato posto agli arresti domiciliari il 7 maggio scorso, insieme a Giovanni Toti. Dopo essersi dimesso dal suo incarico, era stato liberato ma soggetto ad alcuni obblighi, come l’obbligo di firma. Secondo i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, che hanno guidato le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, Cozzani era il “braccio operativo” dell’allora presidente della Regione Liguria.

Le accuse principali

Matteo Cozzani è accusato di corruzione, voto di scambio aggravato dall’aver agevolato la mafia, e falsificazione di documenti. Queste accuse lo collocano al centro di una complessa rete di indagini che coinvolge importanti esponenti politici e amministrativi della regione.

L’inchiesta prosegue, e rimane da vedere quale sarà l’esito delle ulteriori richieste avanzate dai legali di Cozzani e le conseguenze delle accuse mosse contro di lui.