“Apprendo e leggo oggi sui social network del candidato governatore ligure Andrea Orlando che, secondo lui, il sottoscritto risulterebbe indagato per voto di scambio con l’aggravante di mafia.
Tale aggravante non mi è mai stata contestata e rigetto ogni ipotesi in tal senso non avendo mai avuto né direttamente né indirettamente rapporti con clan mafiosi, che ho sempre ritenuto quanto di più nocivo per una società democratica.
Tale affermazione risulta gravemente lesiva della mia professionalità e del mio percorso politico oltre che della mia onorabilità. Riservo ogni iniziativa in merito a tutela della mia dignità personale”.
Lo ha dichiarato stasera il consigliere regionale Stefano Anzalone, capolista di Orgoglio Liguria per Bucci presidente, replicando alle affermazioni su fb pubblicate oggi pomeriggio dall’ex ministro spezzino del Pd e attuale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando.
“Ha fatto il ministro della Giustizia per il Pd – dicono dallo staff di Marco Bucci – e non sa neppure leggere l’ordinanza di un gip. Nelle nostre liste non c’è nessun indagato per voto di scambio mafioso. Se queste sono le materie di cui dovrebbe essere stato competente, pensiamo a tutte quelle di cui non si è mai occupato Andrea Orlando”.
La parte del testo pubblicato da Andrea Orlando sul suo profilo fb e che ha fatto infuriare Stefano Anzalone, che è anche sovrintendente capo della Polizia di Stato ed ex dirigente del Sindacato autonomo di Polizia, è questa: “Mentre il centrodestra candida capolista un indagato per voto di scambio politico mafioso, noi abbiamo costruito liste composte da persone perbene, che possono parlare a chi è deluso dalla democrazia, spesso per difficoltà, frustrazioni o mancate risposte”.