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Uxoricidio Sestri Levante, pm indaga su Asl4 per segnalazioni su moglie depressa

Sestri Levante, uomo spara alla moglie e la uccide
Uxoricidio a Sestri Levante, Cristina Marini e Gianpaolo Bregante (Foto di repertorio fb)

Potrebbe esserci state delle inadempienze, una sottovalutazione o un ritardo, da parte dei responsabili della Salute mentale dell’Asl4 Chiavarese, nella gestione di Cristina Marini, la 72enne uccisa dal marito Gian Paolo Bregante a Sestri Levante il 19 settembre scorso.

Il pensionato aveva riferito ai carabinieri che, in un momento di follia, aveva ucciso la moglie perché soffriva di depressione e non si voleva curare.

Per questo la procura ha disposto un accertamento tecnico sui telefonini della coppia e il computer.

Durante l’interrogatorio l’uomo aveva anche riferito di avere chiesto aiuto più volte al centro di salute mentale di Chiavari: “Ho scritto dieci mail al medico del reparto. Mi rispose che gli avevo intasato la posta”.

L’ex comandante di navi verrà sottoposto anche a perizia psichiatrica per valutare se fosse capace di intendere e volere al momento del delitto.

Bregante, dopo avere sparato alla moglie, aveva chiamato i carabinieri. Aveva spiegato di averla uccisa perché lei non voleva curare la depressione. Questo, secondo il suo racconto, avrebbe comportato un peggioramento delle sue condizioni rendendola sempre più insofferente e aggressiva.

“Non avevo mai pensato di ucciderla, al massimo in quest’ultimo anno ho pensato un paio di volte di darle uno schiaffo. Non so cosa mi è successo, alla fine sono esploso”.

Il giudice aveva ribaditoche l’ex comandante aveva ucciso “in preda a un raptus”.