“Mi iscrivo ai Cinque stelle, se vogliono fare le opere”. E’ la battuta scelta stamane dal sindaco di Genova e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria Marco Bucci, che formalmente è un esponente civico senza tessere di partito, a margine della presentazione di una delle sue due liste civiche “Orgoglio Liguria”.
E, riferendosi alla bufera che si è abbattuta su Nicola Morra (ex senatore M5S e oggi candidato presidente di Uniti per la Costituzione) per le dichiarazioni sulle sue condizioni di salute, il primo cittadino genovese ha aggiunto: “Farò il presidente, ne sono sicuro, anche se qualcuno fa gli scongiuri. E voglio fare anche il secondo mandato”.
“La grande differenza che c’è tra noi e loro – ha spiegato Bucci riferendosi al centrosinistra – è che loro lavorano con l’ideologia, noi lavoriamo con i fatti. Noi lavoriamo per i cittadini, loro lavorano per i partiti politici, per chi sta a Roma e decide chi sta dentro e chi sta fuori.
Non hanno un programma, hanno delle alleanze fatte per vincere. Noi abbiamo un programma e su questo andiamo a candidarci: lo vedrete tra lunedì e martedì, ma non lo presenteremo a Genova, tanto per dare una novità.
Se proprio vogliamo parlare di ideologia, è ovvio che siamo noi i progressisti e i riformisti, mentre i conservatori sono gli altri perché sono quelli che non vogliono fare nulla, con quella famosa logica della decrescita felice, che poi diventa infelice”.
Il primo cittadino replica ha anche replicato agli attacchi sull’ambiente arrivati ieri nel corso della presentazione delle liste di Avs: “Noi mettiamo più alberi di tutta la storia della città Genova. Chi dice no alla cementificazione, come fa a fare la diga? La fa con gli alberi, con il legno? Sono tutte cose che non hanno senso perché sono tutti concetti ideologici: noi lavoriamo con i fatti”.