Pagani UILPA: Necessario rafforzare gli organici della Polizia Penitenziaria
Un giovane detenuto nel reparto Isolati del carcere di Genova Marassi, proveniente dal Piemonte e noto per episodi di violenza contro la Polizia Penitenziaria, ha aggredito un agente con un bastone mentre usciva per una telefonata. Il poliziotto è stato colpito al petto, e il detenuto si è successivamente scagliato contro altri tre agenti accorsi, causando loro tumefazioni e contusioni.
Agente ferito trasportato in ospedale
Il primo agente colpito è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso per le cure necessarie. L’episodio ha sollevato nuovamente la questione della sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.
La dichiarazione di Fabio Pagani (UilPa Polizia Penitenziaria)
In una nota, Fabio Pagani, segretario della UilPa Polizia Penitenziaria, ha dichiarato: “È assolutamente indispensabile rafforzare gli organici della Polizia Penitenziaria e potenziare gli equipaggiamenti e le dotazioni strumentali. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il governo Meloni e il Parlamento tutto devono prenderne atto e varare un decreto carceri per affrontare le questioni preminenti. Parallelamente, si deve avviare un percorso di riforme complessive per l’intero apparato d’esecuzione penale e, in particolare, per il sistema inframurario. Presto, nostro malgrado, si toccherà un punto di non ritorno”.
Donato Capece del Sappe: Una situazione pericolosa quanto assurda
“Una situazione tanto pericolosa quanto assurda”, sottolinea Donato Capece, segretario generale del SAPPE. “La vicenda ripropone nuovamente le difficoltà in cui versa il sistema penitenziario nazionale. Nelle carceri della Nazione e della Liguria in particolare (Regione che non ha più un Provveditorato regionale autonomo, a Genova, per una scellerata scelta politica dei governi precedenti, ed è stata oggi cooptata dal Piemonte…) serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci! La tensione nelle carceri è palpabile ogni istante ed è grave che a pagare lo scotto siano i servitori dello Stato: è un’offesa alla Nazione, un gesto vile e da censurare in quanto commesso in stato di detenzione all’interno di un carcere mentre si è soggetto ad un’opera di risocializzazione. Quando un detenuto aggredisce un poliziotto aggredisce lo Stato: uno scempio unico e senza appelli! Il grave evento critico di Marassi, per altro, è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano la necessità di un intervento urgente e sistematico per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli istituti penitenziari”. Il segretario generale del SAPPE annuncia che “il SAPPE lancia un appello forte e chiaro alle istituzioni chiedendo l’immediato intervento del D.A.P. e del Ministero della Giustizia. Il primo sindacato della Polizia Penitenziaria sottolinea la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio. È necessario applicare l’art. 14 bis dell’Ordinamento Penitenziario e fornire al personale strumento adeguato alla propria difesa”.