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Orlando contro la Genova by night, Silb: locali da ballo non sono luoghi da evitare

“È incomprensibile come, in un contesto elettorale, si possa utilizzare un tono sprezzante verso realtà che non solo offrono divertimento sicuro, ma svolgono una funzione sociale e culturale importante per la comunità. Non possiamo accettare che le discoteche vengano trattate come luoghi da evitare. Sono spazi di socializzazione e vitalità per una Liguria che vuole essere moderna, dinamica e in grado di offrire opportunità ricreative di qualità”.

Lo ha riferito oggi il presidente del Silb Genova, il sindacato dei locali da ballo, Mattia Nicotera, che ha difeso la categoria della Genova by night dagli attacchi arrivati dal M5S e dal centrosinistra per l’incontro elettorale organizzato la settimana scorsa dall’ex portavoce di Giovanni Toti e candidata di Vince Liguria Jessica Nicolini, alla discoteca Makò di corso Italia, dove hanno partecipato anche Marco Bucci e Giovanni Toti.

“Sento il dovere di intervenire a tutela di tutto il settore dell’intrattenimento – ha spiegato Nicotera – non siamo semplicemente luoghi di divertimento, ma rappresentiamo spazi fondamentali di aggregazione per tutte le età.

Contribuiamo in modo significativo all’economia della Liguria, creando posti di lavoro e attirando turisti. Da anni, operiamo con professionalità e attenzione alla sicurezza, offrendo momenti di svago in ambienti controllati e gestiti da persone serie e competenti.

Ricordo che durante la pandemia da coronavirus, il comparto ha sofferto enormi perdite e ha bisogno di sostegno. Il settore dell’intrattenimento fa parte del tessuto economico e sociale della nostra regione e merita rispetto e supporto.

Come Silb, continueremo a lavorare per difendere e promuovere il valore delle discoteche e di tutti i luoghi di intrattenimento, convinti che una Liguria viva e accogliente non possa fare a meno di queste realtà”.

“Ho seguito – ha aggiunto Jessica Nicolini – il dibattito tra i candidati e ho visto Andrea Orlando ossessionare Marco Bucci sulla sua presenza al mio evento al Mako, in particolare ho colto il tono sprezzante sulla parola discoteca come se si trattasse di un luogo da non frequentare.

Ora spiegatemi che problemi avete anche con le discoteche. Spiegatemi perché per la mia campagna elettorale non avrei dovuto scegliere un luogo bellissimo e storico di Genova come il Mako, che porta lavoro, gestito da persone serie, che fa divertire i nostri ragazzi e che ha fatto divertire intere generazioni.

Capisco che i nostri avversari vedono nelle feste dell’Unità l’unico luogo di aggregazione e di intrattenimento possibile. Ma esiste il mondo reale, da cui sono evidentemente distanti anni luce dall’alto della loro superiorità intellettuale, che frequenta anche le discoteche”.