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Nuovo decreto Albania, Becchi: solo riforma Giustizia ci salverà da toghe rosse

Ex pm e attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio (foto di repertorio fb)

Cosa ci salverà dal governo dei giudici?

Sul caso dei migranti irregolari trasportati in Albania e della sentenza di una giudice della corrente di sinistra Magistratura Democratica, ritenuta da molti “abnorme”, non c’è stato nessun attacco del Governo Meloni alla magistratura italiana. Semmai è stato il contrario.

Ossia è stata ancora certa magistratura di sinistra ad aver cercato di mettere in difficoltà il Governo di centrodestra.

E il Governo non poteva che reagire: lo ha fatto giustamente e nel modo più corretto possibile, con il decreto-legge varato ieri che dovrà essere convertito dal Parlamento.

Il caso dei migranti irregolari trasportati in Albania è dunque chiuso e chi, a sinistra, parla di violazione dell’indipendenza della magistratura non sa di cosa parla.

Nelle democrazie parlamentari la supremazia è del Parlamento e il nuovo decreto-legge dovrà essere convertito dal Parlamento.

Tutti i giudici devono soltanto applicare la legge perché sono sottomessi alla legge.

La decisione su quale e di cosa sia un Paese sicuro o meno è una decisione politica e non può essere giurisprudenziale.

Da ieri, dunque, il giudice italiano è tenuto a osservare il nuovo decreto-legge. Pertanto, i migranti irregolari provenienti da Paesi sicuri dovranno tornare nei due Centri in Albania.

Cosa ci salverà da questi tentativi dei giudici di governare? Una cosa sola: una (vera) riforma della Giustizia. Prof. Paolo Becchi

Albania, le soluzioni di Becchi. Toghe rosse contro Meloni: approvare riforma Giustizia