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Il confronto dei 9 candidati alla presidenza della Regione Liguria | Video

Elezioni regionali Liguria 2024: 1.341.799 elettori al voto il 27 e 28 ottobre 2024

Il 27 e 28 ottobre 2024, gli elettori della Liguria sono chiamati a eleggere il nuovo presidente della Regione e i 30 membri dell’assemblea legislativa regionale.

Sono 1.341.799 gli aventi diritto, in leggera crescita (+0,09%) rispetto ai 1.340.604 del 2020. Nell’ultima tornata elettorale si registrarono 716.211 votanti, pari a un’affluenza del 53,42%.

Distribuzione degli elettori per provincia

  • Genova: 732.024 elettori
  • Savona: 243.962 elettori
  • La Spezia: 186.813 elettori
  • Imperia: 179.000 elettori

Le 1.785 sezioni elettorali saranno aperte domenica 27 ottobre dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 28 ottobre dalle 7:00 alle 15:00.

I candidati alla presidenza della Regione Liguria

Sono nove i candidati in corsa per la presidenza della Regione Liguria, elencati in ordine di apparizione sulla scheda elettorale:

Alessandro Rosson (Indipendenza! Alemanno per Rosson)

Davide Felice (Forza del Popolo)

Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare)

Marco Giuseppe Ferrando (Partito Comunista dei Lavoratori)

Nicola Rollando (Alternativa – Potere al Popolo! – Pci – Rifondazione Partito Comunista Sinistra Europea)

Maria Antonietta Cella (Partito Popolare del Nord Autonomia e Libertà)

Nicola Morra (Uniti per la Costituzione)

Marco Bucci (Orgoglio Liguria – Vince Liguria – Lega – Udc – Fratelli d’Italia – Alternativa Popolare – Forza Italia)

Andrea Orlando (Movimento 5 Stelle – Partito Democratico – Liguria Testa Alta – Alleanza Verdi e Sinistra – Lista Andrea Orlando presidente – Patto Civico Riformista per Orlando).

Consiglieri regionali e modalità di voto

Saranno 570 i candidati che concorreranno per un posto nel consiglio regionale. Gli elettori dovranno presentarsi ai seggi con un documento d’identità valido e la tessera elettorale.

Preferenze e voto disgiunto

Ogni elettore può esprimere fino a due preferenze per i candidati consiglieri, purché siano appartenenti alla stessa lista e di genere diverso (un uomo e una donna). Non è possibile scegliere due uomini o due donne. È consentito anche il voto disgiunto, tracciando un segno sul nome di un candidato presidente e sul simbolo di una lista che non lo sostiene. Se l’elettore vota solo per una lista, il voto andrà automaticamente al candidato presidente collegato.

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