Un secolo di amore e odio
Sabato 16 e domenica 17 novembre torna a Genova Maledetti Architetti, evento organizzato dal Comune di Genova e dalla Fondazione Ordine Architetti di Genova. Ispirato al famoso pamphlet di Tom Wolfe, l’evento racconta il complesso rapporto tra i genovesi e l’architettura del Novecento, spesso percepita con un misto di incomprensioni e polemiche. Quest’anno alla sua quarta edizione, Maledetti Architetti offre un week-end di visite guidate, eventi e tour urbani gratuiti per esplorare la Genova del ‘900 attraverso nove luoghi iconici.
La consigliera Federica Cavalleri, delegata ai Grandi Eventi, spiega: “Dopo il successo delle edizioni precedenti, Maledetti Architetti torna per una nuova edizione che punta a raccontare il secolo scorso attraverso nove tra gli edifici più rappresentativi dell’architettura genovese moderna, un patrimonio urbano dal grande valore architettonico.”
Un percorso tra i tesori architettonici del Novecento
Genova è nota per i suoi monumenti storici come i Palazzi dei Rolli e le chiese barocche, mentre sono meno conosciuti gli edifici moderni che arricchiscono il suo skyline. Maledetti Architetti intende svelare questi tesori spesso trascurati, attraverso visite guidate, mostre e filmati diffusi sui canali social del Comune di Genova, offrendo una “mappa visiva” delle architetture più rilevanti del Novecento.
Simona Gabrielli, presidente della Fondazione Ordine Architetti di Genova, dichiara: “Questa iniziativa continua a coinvolgere e sensibilizzare cittadini e turisti, mostrando loro il valore storico e urbanistico dell’architettura del secolo scorso. Ringraziamo Jacopo Baccani e il comitato scientifico per il lavoro di ricerca e per l’organizzazione di questa nuova edizione di successo.”
Eventi e appuntamenti speciali per l’edizione 2024
La nuova edizione omaggia diversi avvenimenti significativi, come il centodecimo anniversario dell’Expo di Igiene, Marina e Colonie, il centenario del contro-concorso per Piazza della Vittoria e il novantesimo del concorso per Piazza Rossetti. Questi anniversari hanno influenzato la selezione dei luoghi del tour, che si snoda principalmente tra Bassa Val Bisagno, Foce e il Levante cittadino.
Pre-evento del 13 novembre: Rosa Moderno
Come anteprima di Maledetti Architetti, mercoledì 13 novembre si terrà il pre-evento Rosa Moderno presso l’Auditorium Sant’Ignazio dell’Archivio di Stato di Genova, alle ore 16:30. L’incontro sarà dedicato all’uso della Pietra del Finale in Liguria durante il Modernismo genovese, grazie agli architetti Luigi Carlo Daneri e Robaldo Morozzo della Rocca. Interverranno Elisa Boeri, ricercatrice e docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano, e Stefano Moffa Passamonti, architetto. Modererà Giovanni Murialdo, presidente della sezione finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Con un programma ricco di eventi e un forte impegno nella valorizzazione dell’architettura moderna, Maledetti Architetti2024 si propone di riavvicinare Genova al suo patrimonio architettonico, rivelando al pubblico una città moderna e ancora tutta da scoprire.
16-17 novembre: Le location in visita
Sede AMT, EX-UITE
Ufficio Tecnico UITE, dal 1895; Alberto Gollini, 1979-84
Piazza della Vittoria
Marcello Piacentini e altri, 1923-40
Stadio Carlini Bollesan, Ex-Nafta
Paolo Vietti-Violi, 1927; Aldo Luigi Rizzo, 1981-88
Piscine di Albaro
Paride Contri, 1933-36
Piazza Rossetti
Luigi Carlo Daneri, 1934-56
Chiesa della Sacra Famiglia
Ludovico Quaroni, con Andrea Mor e Angelo Sibilla, 1956-59
INA-Casa Forte Quezzi, “Il Biscione”
Luigi Carlo Daneri, Eugenio Fuselli e altri, 1956-68
Palazzo SIAT, ex-BPN
Luigi Vietti, 1959-60
Torre San Vincenzo, ex-SIP
Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano, 1964-69
16-17 novembre: I tour
Tour a piedi: “Il decumano Bisagno”
Un confine naturale fra Genova e i comuni di Levante è stato trasformato in cerniera fra due parti della stessa città. Un greto troppo spesso arido e sgradevole alla vista è stato nascosto con un viale dall’indubbio impatto scenografico per i canoni degli anni Trenta o Cinquanta. Un fiume capace di piene rovinose si è ritrovato drasticamente imbrigliato fra argini per cedere nuovi terreni alla speculazione edilizia. Le cause e gli effetti della copertura del Bisagno sono molteplici, e saranno indagati strada facendo in una comoda camminata da Sant’Agata fino alla Foce.
Tour a piedi: L’invenzione del centro storico più grande d’Europa”
“Centro Storico” è un’espressione diffusasi dagli anni Sessanta; prima di allora si era soliti parlare di “Città Vecchia”. Studiare il passaggio da un’etichetta all’altra significa indagare il processo culturale che portò a una nuova sensibilità verso il passato della città, tale da determinare cosa andasse incluso entro un’area di tutela, cosa potesse essere sacrificato e come si potesse presentare la nuova entità attraverso una narrazione coerente. Una camminata per il Centro Storico, tra sventramenti ottocenteschi, reinvenzioni di Medioevo ed eccessi del Moderno, per evidenziare realtà poco note, sfatando leggende metropolitane radicatissime.
Tour in bici: La Corniche genovese
La nuova pista ciclabile fra la Foce e Boccadasse rende possibile un tour su due ruote lungo corso Italia, promenade di inizio secolo che oggi si presenta come vera e propria fiera campionaria dell’architettura novecentesca genovese: un caos calmo che permette ai passanti di spaziare dai capricci di Gino Coppedè al rigore di Luigi Carlo Daneri, dalle balconate ricurve di Lorenzo Castello agli spigoli a sbalzo di Piero Gambacciani, dai tritoni neo manieristi della Marinetta ai “televisori” anni Settanta di Piero Fiorio.
Eventi collaterali
Quer pasticciaccio brutto de Piazza daa Vittoria
Il concorso, le polemiche, il contro-concorso, le varianti. Piazza di Francia, Piazza del Popolo, Foro Littorio. Dietro all’apparenza composta di Piazza della Vittoria si nasconde la storia di una lotta senza esclusione di colpi fra Genova e Roma che accompagnò la pianificazione di questo spazio, oggi ricostruita grazie alla vasta documentazione disponibile presso il Centro DocSAI.
Centodieci anni Fa: l’Expo di Marina, Igiene e Colonie
L’apoteosi del virtuosismo di Enzo Bifoli sotto la navigata regìa di Gino Coppedé, un’occasione per sperimentazioni tecnologiche come il Telfer e la funivia Ferretti, il commiato simbolico della Belle Époque da Genova: questo fu l’Esposizione Internazionale di Marina, Igiene e Colonie del 1914, l’ultimo grande evento mondano europeo prima della Grande Guerra. In Torre San Vincenzo, per chi prenoterà la visita guidata, sarà possibile contemplare tanto l’area su cui si estendeva l’expo, quanto una serie di immagini d’epoca gentilmente messe a disposizione da Fondazione Ansaldo.
Brutalist Italy
20000 km percorsi in 5 anni, dalle Alpi alla Sicilia, per selezionare più di 100 edifici e presentarli nel primo libro fotografico dedicato al patrimonio brutalista italiano: questo è “Brutalist Italy” di Roberto Conte e Stefano Perego (FUEL, 2023). Dalla sua uscita ha già venduto migliaia di copie in tutto il mondo e “Maledetti Architetti” sarà l’occasione per la sua prima presentazione a Genova, che sarà anche l’evento di chiusura di questa edizione. Ci vediamo allora in Torre San Vincenzo per parlare di Italia, Brutalismo e, più in generale, del Futuro di una volta, insieme a Roberto Conte.
Prenotazioni da martedì 5 novembre su:
https://www.visitgenoa.it/maledetti-architetti/
https://www.eventbrite.com/cc/maledetti-architetti-3754879