“Make America Great Again”. Alle ore 8.27 di oggi (ora italiana) il repubblicano Donald Trump, 78 anni, si è presentato al quartier generale di Palm Beach (Florida) e ha annunciato di essere stato eletto 47° presidente degli Stati Uniti d’America, avendo raggiunto e superato la quota dei 270 Grandi Elettori su 538.
Al suo fianco la first lady Melania con la famiglia e il suo nuovo vice presidente James David Vance, di 40 anni.
La folla lo ha applaudito e urlato a squarciagola “Usa, Usa, Usa”.
“Abbiamo fatto la storia – ha detto Trump – superando tutti gli ostacoli. Mi rivolgo a ogni cittadino, lavorerò per voi. Vi porterò un Paese prospero e sicuro. Sarà l’età dell’oro del nostro Paese. Abbiamo vinto il voto popolare. Abbiamo un mandato senza precedenti. Abbiamo vinto dappertutto. Vi renderemo orgogliosi e fieri di avere votato per me. Renderemo di nuovo sana l’America. Io non comincio le guerre, io le finisco. Dobbiamo chiudere i nostri confini, vogliamo che entrino persone soltanto legalmente”.
Il “Tycoon” ha democraticamente vinto le elezioni sulla “dem” Kamala Harris, 60 anni, tornando a essere presidente degli Stati Uniti d’America dopo che nel 2020 aveva accettato la sconfitta a seguito del discusso risultato di quella competizione elettorale.
Fermo restando i tempi del conteggio ufficiale, al momento oltre il 51% del Popolo statunitense ha votato per Trump, che è stato in grado di riunire l’America spaccata in due. Harris, vice del presidente “dem” uscente Joe Biden, ha raggiunto soltanto il 47% ed è stata sconfitta.
E’ la rivincita sui presunti brogli del 2020, ma si tratta, soprattutto, della vittoria del buonsenso e dei bianchi americani di destra contro l’invasione dei migranti e contro le guerre.
In campagna elettorale il “Tycoon” ha spiegato, in particolare, di volere risolvere in pochissimo tempo lo scontro fra il regime di Kiev (aiutato da Nato e UE) e la Federazione Russa, iniziato nel 2014 e acuitosi nel 2022 con l’intervento delle truppe di Mosca a sostegno del Popolo del Donbass, massacrato dai nazionalisti e neonazisti ucraini perché indipendentista e filorusso.
Inoltre, ha promesso di opporre un deciso “stop” all’accoglienza indiscriminata e di rimpatriare milioni di migranti irregolari, annunciando anche di volere finire la costruzione del muro con il Messico.
Trump è l’unico presidente Usa che non ha fatto una guerra a un altro Paese, dimostrando in tal senso di essere un pacifista e puntando invece allo sviluppo, al benessere e alla prosperità negli Usa mantenendo allo stesso tempo il giusto equilibrio sullo scacchiere internazionale.
Hanno tentato pure di ucciderlo, in questa campagna elettorale, per ben due volte. Però Donald Trump è sopravvissuto e ha vinto. Stavolta senza se e senza ma.
Becchi: Trump asfalta Harris, ha vinto il popolo contro le élite. E i sinistri rosicano