Dirigente sportivo arrestato alla Spezia per truffa riguardo ai ristori richiesti per cessazione o sospensione dell’attività a causa della pandemia di Covid.
L’indagato è dirigente di diverse associazioni sia nel Comune ligure che in Lombardia.
La Guardia di Finanza ha anche eseguito una serie di perquisizioni domiciliari nei confronti di altri cinque indagati e quattro società sportive dilettantistiche alla Spezia, Milano e in provincia di Mantova.
I sei indagati sono accusati di sostituzione di persona, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio.
Le indagini hanno riguardato molte decine di istanze presentate all’ente statale “Sport e Salute s.p.a.” per ricevere i contributi previsti per i collaboratori sportivi che non hanno lavorato in seguito alle misure legate alla pandemia.
I finanzieri hanno accertato che 88 domande, formalmente avanzate da atleti e tecnici tesserati con le società oggetto degli approfondimenti investigativi, di fatto erano state predisposte e inoltrate all’insaputa degli intestatari.
Inoltre, le somme erogate dallo Stato venivano accreditate su conti correnti, anche aperti all’estero, intestati agli indagati che, una volta ricevuti i contributi, procedevano a sistematici prelevamenti in contanti o bonifici su altre posizioni finanziarie, allo scopo di far perdere le tracce del denaro.
Nel complesso, le somme oggetto di indagine ammontano a circa 350.000 euro, erogati in più tranche in circa tre anni, per cui le Fiamme gialle stanno eseguendo sequestri di denaro e beni riconducibili agli indagati fino al raggiungimento dell’importo equivalente.