Corteo il 29 novembre a Genova
Venerdì 29 novembre, anche CGIL e UIL hanno indetto uno sciopero generale per protestare contro la manovra di bilancio proposta dal Governo. L’obiettivo è chiaro: chiedere aumenti salariali, rivalutazioni delle pensioni, investimenti in sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
Motivazioni dello sciopero
Secondo Maurizio Calà, Segretario Generale della CGIL Liguria, la manovra manca di una visione strategica sia nazionale che territoriale.
«Questa manovra non investe nei grandi asset del Paese, come acciaio, auto ed energia, settori cruciali anche per la Liguria. Inoltre, non sono previsti fondi adeguati per il rinnovo contrattuale di milioni di lavoratori», ha dichiarato Calà.
In Liguria, il contesto economico è particolarmente fragile:
- Il 96% delle imprese è costituito da microimprese.
- Il 90% dei nuovi assunti ha contratti precari.
- Il PIL regionale è cresciuto solo del 9,1% tra il 2018 e il 2022, contro il 10,4% del Nord-Ovest e il 9,9% della media nazionale.
La sanità è un altro settore in forte crisi. La Liguria affronta un deficit di oltre 250 milioni di euro nel comparto sanitario e una carenza del 30% di personale. Inoltre, circa 120.000 liguri hanno rinunciato a curarsi nel 2023, spesso a causa di liste d’attesa troppo lunghe.
Sicurezza sul lavoro e lotta alle disuguaglianze
Emanuele Ronzoni, commissario straordinario UIL Liguria, ha sottolineato l’importanza di maggiori investimenti per la sicurezza sul lavoro e la riduzione delle disuguaglianze:
«La sicurezza sul lavoro non è una priorità per il Governo. Servono più ispettori, pene severe per le aziende inadempienti e l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro».
Inoltre, UIL chiede salari più alti per il personale sanitario, nuove assunzioni e investimenti per ridurre le disparità tra Nord e Sud del Paese.
Critiche alla politica fiscale
CGIL e UIL denunciano una politica fiscale che premia gli evasori con condoni e concordati, riducendo la progressività delle tasse. Secondo i sindacati, il Governo non utilizza le risorse disponibili, come gli extraprofitti e le grandi ricchezze, per finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici.
Le richieste dei sindacati
Tra le principali richieste:
- Aumenti salariali e rivalutazione delle pensioni.
- Investimenti per coprire il deficit sanitario e assumere nuovo personale.
- Riduzione delle disuguaglianze fiscali attraverso la tassazione di rendite e profitti.
- Politiche industriali per rilanciare settori strategici.
Appuntamento a Genova
Il corteo partirà alle 9:00 da Piazza Acquaverde, davanti alla Stazione Principe.