A Coasco, frazione di Villanova d’Albenga, in località Marina Verde c’è un grande spazio destinato ad ospitare le più svariate forme d’arte.
Il progetto partirà nel 2025, ma già da un po’ di tempo alcuni appassionati ed amanti dell’arte hanno avuto l’occasione di visitare gli oltre 50 mila metri quadrati che ospiteranno questo Centro Museo Internazionale.
“Qui – ci spiega uno degli ideatori Giuliano Arnaldi– ogni forma d’arte potrà esprimersi. Abbiamo già aperto a qualche nostro amico ed esperto con eventi privati apripista di un progetto destinato a trasformare questi grandi spazi in un Polo Fieristico Museale di livello internazionale. Proprio ieri ad esempio abbiamo organizzato un concerto ed una mini mostra di sculture africane che dialogano con alcuni fra i migliori pezzi realizzati dal celebre e compianto artista tedesco Reiner Kriester”.
Nel 2025 dunque sarà inauguato ufficialmente questo grande centro d’arte che per ora non è aperto al pubblico, ma per chi volesse avere maggiori informazioni può visitare il sito la www.mapmuseum.it.
Il futuro centro ospiterà spazi dedicati a musica, teatro, esposizioni d’arte, workshop in collaborazione con prestigiosi Istituti di Cultura nazionali ed internazionali. Per ora è stato già predisposto uno Spazio Espositivo Permanente di oltre 500 metri quadrati.
“Piano piano – ci spiega Lorenzo Gaudenti- Presidente della Associazione MAP, Museo di Arti Primarie – avverrà il recupero del resto dello spazio, confidando nella collaborazione attiva delle realtà pubbliche e private presenti sul territorio. L’Associazione MAP, Museo di Arti Primarie, è nata con l’obiettivo di contribuire a rendere sempre più evidente l’esistenza di un #arcipelagoculturale che rende vivo il territorio Ingauno grazie al mare di intelligenze, attività, memorie che caratterizza questa realtà da secoli. L’arte non è semplice decorazione, ma strumento destinato a evocare stati di coscienza legati alle grandi domande che l’essere umano si pone da sempre, e le arti extraeuropee, nella loro essenzialità archetipica, risultano sorprendentemente attuali e adeguate a dialogare sia con i linguaggi tradizionali dell’arte Occidentale, sia con le forme di espressione più contemporanee nate dalla nuove opportunità creative offerte dalle nuove tecnologie e dalla rivoluzione comunicativa consentita da Internet.”
Il MAP è già oggi una straordinaria rete di spazi espositivi esistenti da anni, ed in continuo divenire composto dalle Case degli Artisti di Onzo e Cosio d’Arroscia, dalla Biblioteca Tribaleglobale di Onzo, dal Parco delle Sculture di Rainer Kriester e dal centro Marina Verde di Coasco. Claudio Almanzi