“Se il presidente della Liguria Marco Bucci si dà un dieci e lode, per i liguri è un incubo. Molti pensavano che i pasticci iniziali fossero solo dovuti a inesperienza, ma se Bucci si auto assegna il massimo vuol dire che crede di aver dato il meglio e che non crede di migliorare. E anche noi pensiamo che sia proprio così e che non possa fare di meglio”.
Lo ha dichiarato ieri all’agenzia Dire il segretario ligure e consigliere regionale del Partito democratico Davide Natale, commentando il “voto” che Bucci si è auto assegnato per il primo mese di lavoro a De Ferrari.
Insomma, secondo il Pd, un “voto insufficiente” per Bucci. Tenendo conto che, alle scorse elezioni regionali, si è registrata “una sconfitta” della coalizione che sosteneva il sindaco candidato governatore “proprio a Genova”.
“Altro che dieci e lode, qui siamo assolutamente insufficienti – ha attaccato Natale – pensiamo ai primi atti con la nomina di Consiglio superiore della sanità ligure di cui sono sconosciuti i contorni, nessuna azione per le liste d’attesa, la moltiplicazione delle poltrone e voler fare diventare la Liguria una Regione autonoma”.
Natale ha sarcasticamente aggiunto che “come partenza non c’è male. Criticare chi c’era prima è un bel bagno di umiltà e una forte autocritica, visto che prima di lui c’era un suo grande amico, Giovanni Toti”.
“Il dieci e lode – ha riferito Bucci a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1 – deriva dal fatto che abbiamo costituito la giunta in circa due settimane e mezzo, con la collaborazione dei partiti e delle liste civiche, in quattro riunioni intense e molto ravvicinate.
La giunta sta lavorando da almeno due settimane, anche se ufficialmente l’abbiamo presentata in consiglio regionale solo martedì scorso.
Se pensate a quelli di prima che ci mettevano un mese e mezzo. Noi, invece, abbiamo già fatto 18 delibere”.