Home Cultura Cultura Genova

Il Nano Morgante | Il quoziente di accettabile simpatia

Il Nano Morgante | Il quoziente di accettabile simpatia
Una caricatura di Totò (Alfredo Giometti © - 2007)

In termini di risposta popolare, è interessante notare che ogni qualvolta la satira mediatica trova motivo e spazio per caricaturizzare il politicante-cialtrone-di-turno (nei limiti consentiti dalle regole ferree dell’ intrattenimento pubblico), la platea re-agisce naturalmente con un immediato effetto risata amara, cui non consegue alcuna fattiva re-azione. 

In sostanza, l’ effetto risata amara non produce, a livello sociale, alcun effetto sdegno. 

In altri termini, postulata la circostanza, il politicante-cialtrone-di-turno, ispiratore della caricatura, nulla deve temere, poiché l’effetto risata amara, per ricorsività, abitua, accomoda la platea in una inconfessabile tacita accettazione del malcostume.

Tale accomodamento induce di fatto a derubricare introspettivamente  una quota significativa di storture/sviamenti della politica, rispetto alla sua originaria funzione di servizio.

Non è raro infatti constatare che l’ opinione pubblica, malgrado tutto e tanti, si accomodi in una sorta di arrendevole rassegnazione, quando non  giustificazione, nei confronti del malcostume.

Ecco, oggidì, un dato statistico-sociale di cui tenere conto: ogni sbeffeggiamento mediatico del malcostume rischia di rinsaldare la posizione dello sbeffeggiato e costituirgli intorno, nella ricorsività, un inedito quoziente di accettabile simpatia.

Sia come sia, la volontà canzonatoria cui è inscritta la satira, a prescindere dall’ audience riscuotibile, resta estranea ad una platea indifferente, decoinvolta, sulla falsariga del “Nessun dolore” di Lucio Battisti. 

A ribadire il concetto, sacrosantemente la satira politica svolge la funzione di caricaturizzare/ridicolizzare pubblicamente, tra l’altro, i distorsori politici. 

Nondimeno, stante la loro diffusione, pare che essi si avvalgano del principio se tutti rubano non ruba nessuno,  per il quale ogni percezione di gravità viene meno.

In  relazione a quanto sopra, visto l’odierno senso di marcia, la volontà satirica, castigatrice morale del malcostume, corre il rischio comunicativo di rendere simpaticamente commestibile una merce avariata. Massimiliano Barbin Bertorelli