Per le vie del Centro storico di Genova si è rinnovata la magia del Confeugo, accompagnata dai cortei del Gruppo Storico Sestrese.
Il rito del Confeugo: una tradizione che unisce
«Ben trovòu messê ro Duxe», «Ben vegnûo messê l’Abbòu»: con queste parole, l’Abate del popolo e il sindaco hanno dato il via alla cerimonia, rispettando un rituale che si tramanda da secoli. Quest’anno, la fiamma del ceppo di alloro si è levata dritta, segno di buon auspicio secondo la tradizione genovese.
«Fiamma dritta, buon auspicio» ha dichiarato il presidente della Regione Marco Bucci, affiancato dal vicesindaco Pietro Piciocchi, durante l’accensione del ceppo.
Il Corteo Storico e il ritorno di Guglielmo Embriaco
L’evento è stato arricchito dal Corteo Storico di Genova, che ha rievocato un momento significativo del 1101: il trionfale ritorno del condottiero genovese Guglielmo Embriaco, detto Testadimaglio, che portò in città il Sacro Catino dalla Terrasanta.
Dal fuoco alla sala di Palazzo Ducale
Dopo l’accensione del fascio di alloro, la cerimonia è proseguita nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, dove il legame tra i cittadini e le istituzioni è stato simbolicamente rinnovato.
Un evento che affonda le radici nel Medioevo
Il Confeugo è una delle tradizioni più sentite a Genova, un’occasione per rafforzare il senso di comunità e rinnovare il patto tra cittadini e autorità. Il fuoco che arde il fascio di alloro non è solo un gesto simbolico, ma un augurio di prosperità e coesione per l’anno a venire.