Alta tensione, questa mattina, nella Casa circondariale della Spezia, a conferma della situazione tesa che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria denuncia ormai da moltissimo tempo. Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del SAPPE, dà infatti notizia che “continua incessante l’escalation di eventi critici presso le carceri liguri. Questa mattina, alla Spezia, un detenuto straniero, infastidito dalla presenza degli agenti che dovevano perquisire la cella in cui era ristretto con altre persone, cercava di rallentare le operazioni non alzandosi dal letto – quasi fosse in un albergo! – e sbraitando contro i poliziotti, minacciandoli. Una volta alzatosi, è stato scoperto essere in possesso di una rudimentale lama, che tentava di nascondere, e, non contento, ha spinto dalle scale un collega, che è caduto rovinosamente di faccia, con prognosi di dieci giorni. Una violenza e una strafottenza inaccettabili!”.
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece stigmatizza il grave episodio avvenuto nel carcere della Spezia ed esprime solidarietà al poliziotto coinvolto: “Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi della Casa circondariale della Spezia: e questi ultimi episodi devono far riflettere i vertici dell’istituto e del Provveditorato interregionale di Torino, da cui sciaguratamente dipende la Liguria da quando fu cancellato quello di Genova da un ministro della giustizia ligure (!). Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che non vogliono e non in un carcere! Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle istituzioni”.
Per questo, il leader nazionale del primo sindacato della polizia penitenziaria “auspica in un celere intervento di questo governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno”.
Il SAPPE ricorda, infine, che “nel solo mese di dicembre 2024, nel distretto ligure-piemontese, ci sono state 20 aggressioni a poliziotti penitenziari, 8 interventi di supporto psicologico emergenziale a colleghi aggrediti, 8 trasferimenti di detenuti per ordine e sicurezza”.
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