Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Genova ha smascherato un sistema di evasione fiscale da oltre 3,8 milioni di euro messo in atto da una famiglia genovese, titolare di un noto negozio “compro oro”. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Vona e su ordine della gip Caterina Lungaro, ha portato all’arresto del padre e del figlio, finiti in carcere, mentre la madre è agli arresti domiciliari e la figlia è sottoposta all’obbligo di dimora.
Il sistema fraudolento scoperto dagli inquirenti
Secondo l’accusa, i quattro avrebbero costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, adottando una serie di stratagemmi per eludere i controlli fiscali e rendere inefficaci le procedure di riscossione. Tra le operazioni individuate: trasferimenti simulati di beni e denaro tra i membri della famiglia.
Residenze fittizie all’estero per aggirare il fisco; la creazione di un trust di diritto italiano per schermare i beni.
Dal 2009 fino a ottobre 2024, padre e figlio avrebbero trasferito circa 400.000 euro e beni immobili, del valore complessivo di 3 milioni di euro, intestandoli fittiziamente a moglie e figlia.
Patrimonio e assenza di dichiarazioni dei redditi
Nonostante un ingente patrimonio immobiliare e attività redditizie, nessuno dei componenti della famiglia risulta aver presentato dichiarazioni dei redditi per anni. Gli investigatori hanno accertato che il padre aveva falsamente trasferito la sua residenza a Cuba, pur vivendo stabilmente a Genova, per sottrarsi ai controlli fiscali italiani.
Sequestri e ulteriori scoperte
Il giudice ha disposto il sequestro preventivo di: 400.000 euro in denaro, due automobili, cinque immobili e quote di società compro oro.
Durante le indagini, è emerso che il padre stava elaborando un piano di fuga all’estero, con possibili destinazioni come Cuba o il Principato di Monaco, qualora non avesse ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. L’uomo era già stato condannato in passato per bancarotta fraudolenta.
Un colpo alle frodi fiscali nel settore dei “compro oro”
Questo caso evidenzia come il settore dei “compro oro” possa talvolta nascondere attività illecite legate a frodi fiscali e riciclaggio. Le autorità sottolineano l’importanza dei controlli antiriciclaggio per prevenire reati economici di questa portata.
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