“Tra una talpa che arriva – anzi no, non arriva più – e poi arriva di nuovo (speriamo) e date di fine lavori che slittano di mese in mese, la consegna di un’opera fondamentale per la messa in sicurezza idrogeologica di un territorio fragile come la Val Bisagno e di una città intera è avvolta nel mistero. Quello dei lavori sullo scolmatore del Bisagno è diventato un giallo. Peccato che a pagare le conseguenze di questa cattiva gestione siano i cittadini e le cittadine, che ad ogni pioggia più abbondante guardano il cielo sperando che smetta al più presto.
Oggi l’ultima puntata riguarda i tempi di consegna dell’opera, fissata al 2026, ma che, stando a quanto riportato dalla stampa, slitterà al 2027. L’ennesima data da segnare in calendario dopo aver sperato di vedere l’opera ultimata prima nel 2023, poi nel 2024. Intanto siamo già nel 2025, e bisogna smetterla di prendere in giro i cittadini. Comune e Regione dicano quando arriverà effettivamente la talpa e se la data del 2026 per la fine dei lavori sarà davvero rispettata. Diversamente sarebbe uno scandalo.
Presenterò un’interrogazione in consiglio regionale per chiedere il timing dei lavori e perché l’autorizzazione edilizia è stata prorogata a fine 2027, se si ha la certezza, come sostengono Regione e Comune, della fine dei lavori nel 2026. Nessun ritardo è più tollerabile”. A dichiararlo Simone D’Angelo, Segretario Metropolitano PD Genova e Consigliere Regionale della Liguria