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Sicurezza urbana, Siap: Una questione irrisolta a Genova

Sicurezza urbana, Siap: Una questione irrisolta a Genova
Roberto Traverso del Siap Genova

Siap: Cancelli chiusi stazione Sestri Ponente denotano mancato coordinamento istituzionale

Il Siap sottolinea come la carenza di politiche strutturali sulla sicurezza abbia conseguenze dirette non solo sulla cittadinanza, ma anche sugli operatori di polizia, chiamati a gestire situazioni critiche con strumenti spesso insufficienti.

Le criticità di Sestri Ponente rappresentano solo un esempio di una problematica diffusa in tutta la città, dove interventi frammentari e soluzioni temporanee non riescono a garantire un controllo efficace del territorio.

L’appello del Siap è chiaro: la sicurezza non può essere affidata a misure improvvisate, ma deve diventare una priorità assoluta, con strategie a lungo termine basate su un’efficace cooperazione tra istituzioni e forze dell’ordine.

Quali soluzioni per migliorare la sicurezza a Genova?

  • Maggiore coordinamento tra le istituzioni per interventi tempestivi ed efficaci
  • Rafforzamento del personale di polizia e migliori strumenti operativi
  • Investimenti in sicurezza urbana, con un focus su prevenzione e monitoraggio

Il Siap continuerà a portare avanti il proprio impegno affinché Genova possa finalmente disporre di un piano di sicurezza adeguato alle reali esigenze del territorio.

«Quella che si è verificata lunedì 27 gennaio sera nella stazione di Genova-Sestri Ponente – dichiara Roberto Traverso, segretario generale Siap Genova e Componente della Segreteria Nazionale SIAP – non è semplicemente una criticità legata al trasporto ferroviario. È, bensì, l’ennesima dimostrazione di come l’assenza di un coordinamento istituzionale efficace a Genova generi disagi sociali, rischi per la sicurezza e situazioni di potenziale pericolo per i cittadini.

La decisione di chiudere i sottopassi della stazione, adottata per l’allerta arancione della Protezione Civile, ha creato una situazione inaccettabile, con i passeggeri costretti ad attraversare i binari per poter uscire. Questa gestione improvvisata non ha solo messo in pericolo l’incolumità dei viaggiatori, ma ha anche evidenziato una più ampia problematica legata alla mancanza di pianificazione delle politiche della sicurezza urbana.

Sottolineiamo che la chiusura dei sottopassi ha determinato una situazione di grave rischio che si sarebbe potuta evitare con una gestione preventiva più attenta. Come appreso dai media, solo per l’ultimo treno passeggeri con fermata a Sestri Ponente è stato adottato un provvedimento adeguato, dirottando i convogli sul primo binario. Ma per l’intero arco temporale dell’emergenza nessuna soluzione concreta è stata prevista per garantire la sicurezza dei viaggiatori.

Ancora più grave è il fatto che la Polizia di Stato, e in particolare la Polfer, non sia stata preventivamente informata della decisione di chiudere i sottopassi. Questo significa che non è stato predisposto alcun presidio di sicurezza in stazione, lasciando i cittadini privi di tutele e aumentando il rischio di incidenti».

«Occorre evidenziare anche – prosegue Traverso – l’amara constatazione che questo episodio si sia verificato proprio nel territorio di Sestri Ponente, un quartiere che in questi giorni è già al centro dell’attenzione per il forte disagio sociale causato da un’altra gravissima mancanza di pianificazione istituzionale; l’inserimento non preventivamente organizzato della manodopera degli operai di Fincantieri nel tessuto cittadino.

L’assenza di una gestione preventiva di questi flussi di lavoratori sta creando tensioni e malcontento tra i residenti, aumentando il rischio di fenomeni di intolleranza e mettendo le basi per un’escalation di problemi di sicurezza.

A tal proposito, come noto, il Siap sostiene che se le istituzioni non governano questi processi con una strategia chiara, il risultato è un aumento del senso di insicurezza e una crescita dei reati sul territorio.

«L’episodio di Genova-Sestri Ponente dimostra ancora una volta – conclude Traverso – come la città soffra di una grave mancanza di coordinamento tra le istituzioni preposte alla sicurezza e alla gestione del territorio.

La sicurezza urbana non può essere lasciata al caso. È necessario un sistema di coordinamento strutturato e funzionale, che garantisca un dialogo costante tra Comune, Prefettura, Protezione Civile, Polizia di Stato, Polfer, Carabinieri e Guardia di Finanza, affinché episodi di questo genere non si ripetano più.

Per queste motivazioni ribadisco con forza che il coordinamento tra le istituzioni è l’unico strumento efficace per garantire sicurezza ai cittadini e agli operatori di polizia».

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