Home Politica Politica Genova

Moschea a Sestri Levante? Pistacchi e Conti: manco per sogno

Sestri levante Premiazione Concorso nazionale "O Leûdo" 2024 con la premiazione degli alunni e dei "Nonni dell'Anno"
Sestri Levante (foto di repertorio)

I consiglieri comunali di Sestri Levante Marco Conti (Fratelli d’Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) oggi sono intervenuti sul dibattito relativo agli interventi del sindaco Francesco Solinas per individuare un luogo dove realizzare una moschea sul territorio dell’estremo Levante genovese.

Una mossa a favore dei musulmani, quella del primo cittadino sestrese, che ha già suscitato forti malumori e proteste a Sestri Levante e nel Tigullio.

“Crociere, moschea. Aspettiamo con ansia la prossima boutade  – hanno dichiarato Pistacchi e Solinas – per distrarre i cittadini dalla svendita delle aree ex Fit e la costruzione di un nuovo supermercato davanti al tennis Queirolo.

Dopo essersi rifiutata di votare la mozione che condizionava almeno alla realizzazione della caserma dei carabinieri la nuova speculazione edilizia sulle aree ex Fit, l’amministrazione Solinas ora ne spara una al giorno, anche due. E Sestri Levante, che credeva di avere votato il cambiamento, si ritrova con un pugno di moschee in mano.

Almeno, speriamo che quella della moschea sia una sparata. Per tanti motivi, non certo per motivazioni religiose.

Prima cosa è che, con tutte le emergenze di Sestri Levante, dopo due anni di nulla, questa amministrazione sente l’esigenza di mettersi a trovare un immobile per costruire una moschea.

In secondo luogo, non è un ente pubblico a doversi far carico di cercare spazi per luoghi di preghiera che, una volta individuati, potranno semmai coinvolgere il Comune per decisioni di tipo urbanistico e autorizzativo.

Infine, c’è tutta una questione politica, che conferma la confusione di una coalizione che non ha una linea, un programma e vive di suggestioni, in contraddizione l’una con l’altra.

Poche settimane fa, in consiglio comunale, è stata approvata (e sottolineata con enfasi) l’apposizione del Crocifisso nell’aula consiliare, che ha peraltro trovato il nostro voto convintamente favorevole.

Nel dibattito, a chi sosteneva la necessità di mantenere la laicità dell’istituzione, la maggioranza ha ribattuto che il Crocifisso (e non altro) era simbolo che aveva pieno diritto a rappresentare tutta la comunità di Sestri Levante.

Chi, probabilmente fingendo, allora rivendicava quelle origini, oggi si mette a fare l’immobiliarista per la comunità musulmana? Quei consiglieri, sedicenti leghisti a giorni alterni, sono favorevoli oggi come esponenti civici e trasversali, ma si diranno contrari domani alle mosse del loro sindaco?

Da quando sono arrivati, gli obiettivi sono stati: svincolare un albergo sull’isola per fare seconde case, aumentare le volumetrie per un albergo e nuove seconde case nell’ex aree Fit, costruire una scuola (inutile) al posto del campetto da basket in via Negrotto Cambiaso, là dove c’era l’erba elaborare un progetto di un nuovo supermercato e, a tempo perso, mettersi pure a cercare un immobile da adibire a moschea.

Potrebbero cambiare il nome ai gruppi e chiamarsi Solinas Real Estate”.