Foibe, uccisioni, stupri, torture dei partigiani comunisti titini ed esodo degli italiani per il terrore della pulizia etnica in Venezia Giulia, Istria, Quarnaro e Dalmazia.
Anche oggi, Giorno del Ricordo, sul Belvedere Geroamo da Passano a Genova Oregina non è più comparsa la targa in marmo dedicata alla Medaglia d’Oro al Merito Civile Norma Cossetto, la studentessa italiana lungamente seviziata, stuprata, uccisa e infoibata in Istria dai partigiani comunisti durante la pulizia etnica ordinata dal “macellaio” Tito.
Quella targa era stata vandalizzata dai violenti Antifa per ben quattro volte e ora dal Municipio Centro Est hanno riferito che, per evitare altri danneggiamenti, si è pensato di trovare una soluzione alternativa. Ossia dedicare una scalinata con relativa targa dedicata alla giovane vittima degli orrori dei partigiani titini. Un’iniziativa che, sembrerebbe per problemi burocratici con gli uffici comunali della Toponomastica, non si è ancora realizzata.
Stamane sul Belvedere Gerolamo da Passano a rendere omaggio e ricordare Norma Cossetto, fra i tanti, si è recato anche l’ex presidente del consiglio regionale Gianni Plinio.
“Ho chiesto al sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi – ha spiegato Plinio – dove sia finita la targa dedicata a Norma Cossetto, ricordando che il Comune di Genova l’aveva posizionata il 10 febbraio del 2012.
E’ sconcertante che la targa dedicata alla martire italiana non ci sia più sul Belvedere e non si sia fatto nulla di alternativo prima del Giorno del Ricordo.
Invece, nello slargo di fronte, campeggiano due striscioni con le scritte ‘Viva il 25 aprile’ e ‘La libertà è come il vento’.
Vorrei sottolineare che gli atti vandalici ai danni della targa dedicata a Norma Cossetto sono stati compiuti da dei delinquenti.
Una cosa è certa. Farò di tutto affinché il prossimo 10 febbraio la targa ricompaia a Genova. Non dimenticare mai”.
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