Home Politica Politica Genova

‘Al centrodestra piace bruciare, come ai tempi bui’. Poi Giordano chiede scusa

Consiglio regionale sospeso dopo le dichiarazioni di Stefano Giordano (M5S)

“Al centrodestra piace bruciare, come ai tempi bui”.

Caos, urla e seduta sospesa durante il consiglio regionale di stamane dopo le incredubili dichiarazioni pronunciate dal capogruppo del M5S Stefano Giordano in una replica all’assessore Giacomo Giampedrone dopo un’interrogazione in aula sull’impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti.

“Piace al centrodestra bruciare – ha detto Giordano in un passaggio -. Sembra di essere tornati durante i periodi bui della Seconda guerra mondiale. Da una parte vogliono bruciare i morti in un secondo forno crematorio nel cimitero di Staglieno, dall’altra vogliono bruciare i rifiuti”.

Parole che sono state lette dalla maggioranza come un’evidente allusione ai lager nazisti.

“Mi sento offesa, vergogna, ma come ti permetti? È gravissimo”, ha protestato per prima la consigliera di Fratelli d’Italia Lilli Lauro.

“È vergognoso quello che ha detto”, hanno attaccato il presidente Marco Bucci e l’assessore Giampedrone. Il centrodestra ha chiesto all’opposizione di dissociarsi.

Il presidente del Consiglio Stefano Balleari ha sospeso la seduta e ha convocato una conferenza dei capigruppo.

Successivamente i consiglieri sono entrati in aula, la seduta è ripresa e Giordano si è scusato.

“Nell’onestà intellettuale a volte c’è anche il coraggio di chiedere scusa – ha dichiarato Giordano alla ripresa della seduta – la mia uscita è stata inopportuna, non voleva assolutamente portare la discussione su qualcosa che non mi appartiene e me ne dissocio. La mia uscita voleva in qualche modo stimolare.

Probabilmente il fatto di non aver dormito stanotte e problemi familiari mi hanno indotto in uno stress personale.

Ma garantisco che non c’era nessun tipo di parallelismo tra le scelte infrastrutturali che non condividiamo, legittimamente, e una ferita profonda. Ritengo che il mio atto sia un inizio di un clima costruttivo.

Comunico la mia autosospensione da questa seduta consiliare, un piccolo segno. Rimane però l’amarezza, vorrei che quello che sto facendo fosse un metodo e invito tutti a riflettere”.

Molti esponenti del centrodestra hanno chiesto al Pd e alle sinistre di dissociarsi con fermezza dalle dichiarazioni dell’esponente di minoranza e, allo stesso tempo, hanno indicato che “qui non siamo al bar, certe parole sono vergognose, gravissime e inaccettabili”.

Consiglio regionale, seduta sospesa: è bagarre in aula