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Festival 2025: il messaggio del Papa a Sanremo, la musica come strumento di pace

Festival 2025: il messaggio del Papa a Sanremo, la musica come strumento di pace
Il messaggio di Papa Francesco al 75° Festival di Sanremo

«La musica è bellezza, è strumento di pace, è una lingua che tutti i popoli parlano per raggiungere il cuore di tutti, può aiutare la convivenza degli uomini». Con queste parole Papa Francesco ha emozionato il pubblico del Festival di Sanremo 2025, inviando un videomessaggio carico di significato e speranza.

Un messaggio di pace dal Pontefice

Il videomessaggio del Papa è stato trasmesso sul grande schermo dell’Ariston poco prima dell’esibizione di Noa e Mira Awad, ricevendo una standing ovation dal pubblico presente. Le parole del Pontefice hanno toccato le corde più profonde, sottolineando l’importanza della musica come linguaggio universale capace di unire i popoli.

Ecco il messaggio integrale di Papa Francesco: «Carissimo Carlo, ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, quando eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo. Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli».

La musica come ponte tra le culture

Papa Francesco ha condiviso un ricordo personale: «Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche, facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare. Pensando al tuo invito, penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare la vita e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre e situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta».

Un invito alla speranza e alla solidarietà

Il Papa ha concluso con un forte appello alla pace: «Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica. Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente alle persone che soffrono. La buona musica possa raggiungere il cuore di tutti, aprendo all’armonia e alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune di comprensione per un mondo più giusto e fraterno».

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