“Mi lascia esterrefatto, senza nulla togliere al profilo di questa candidata che sicuramente è una persona rispettabilissima con qualità, il fatto che non siano riusciti a trovare un candidato radicato sul territorio dopo che per anni hanno insegnato il primato della politica e il primato di chi ha costruito una competenza dopo una lunga gavetta.
Che il candidato lo siano andati a prendere a Roma, perché mi dicono che questa persona vive a Roma, credo sia un’operazione da Guinness dei primati.
Il candidato sindaco di Genova che vive a Roma? Prima ci hanno provato con Sant’Olcese, poi con Bogliasco, dopodiché sono andati a Roma”.
Lo ha dichiarato stamane l’attuale vicesindaco facente funzioni e candidato sindaco di Genova del centrodestra Pietro Piciocchi, commentando la candidatura di Silvia Salis per il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di primavera a Genova.
Piciocchi ha incontrato i giornalisti all’Acquario insieme, fra gli altri, al vice ministro del Mit Edoardo Rixi (Lega), al presidente di Regione Liguria Marco Bucci e al deputato genovese Matteo Rosso (FdI).
“Non sono parole – ha sottolineato Piciocchi – nei confronti di Silvia Salis, che è una persona ammirevole e per cui nutro il massimo rispetto.
Mi lascia perplesso tutta questa costruzione che si è aggregata intorno a lei e che francamente non so poi cosa potrà esprimere nel governo della città, che non bisogno di regolamenti di conti ma di concretezza, coesione, unità e stabilità. Tutto quello che la nostra coalizione credo sarà in grado di offrire.
In ogni caso, noi stiamo facendo delle cose che non possiamo lasciare a metà e non è che se abbiamo iniziato progetti, se stiamo facendo cantieri e opere, possiamo pensare anche per un attimo di tornare indietro. Proseguiremo quello che abbiamo cominciato.
Il programma del centrodestra non è scritto sulla pietra, si può sempre arricchire e io confido molto nella partecipazione che nei prossimi giorni avremo da parte di tante persone di livello, tutti gli stakeholders principali della nostra città, il mondo produttivo, sindacale e associativo che è una risorsa straordinaria.
Certamente ci sono spazi di miglioramento per creare un programma ancora più concreto, non parole o fuffa, come fanno le sinistre, ma sostanza e soluzioni per il bene e nell’interesse della cittadinanza. Questo è il nostro obiettivo”.
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