Sub del Comsubin della Marina al lavoro per accertare le cause. Indagini in corso per chiarire l’origine dell’esplosione sullo scafo della nave
Proseguono le indagini sulla misteriosa esplosione a bordo della petroliera Seajewel, ancorata al largo di Savona. La petroliera Seajewel è rimasta danneggiata allo scafo da un’esplosione sabato notte, tra mezzanotte e l’una, mentre era ormeggiata a poche centinaia di metri da Vado Ligure.
Nella giornata di oggi, gli specialisti subacquei del Comsubin, il reparto d’élite della Marina Militare, hanno effettuato un sopralluogo sullo scafo della nave per analizzare l’entità del danno e individuare possibili tracce di esplosivi.
Esplosione sulla petroliera Seajewel: ipotesi esplosivo militare
Secondo le prime analisi, sullo scafo squarciato della Seajewel non sarebbero stati trovati resti di inneschi o segni riconducibili a un determinato tipo di esplosivo. Tuttavia, l’ipotesi di un ordigno posizionato sott’acqua fa pensare all’uso di sostanze ad alto potenziale distruttivo, come RDX o HDX, tipiche degli esplosivi militari.
L’intervento dei palombari della Marina, esperti nella gestione di ordigni subacquei, è stato richiesto dagli inquirenti per fare piena luce sull’accaduto e valutare eventuali minacce alla sicurezza della navigazione nell’area.
Petroliera Seajewel: nessuna minaccia ricevuta dall’equipaggio
Attualmente, la Seajewel non risulta sotto sequestro e, secondo le prime dichiarazioni, né il comandante né l’equipaggio avrebbero ricevuto minacce o rivendicazioni legate all’esplosione.
Seajewel e il legame con la “flotta ombra” russa
Secondo quanto riportato da fonti della stampa ucraina, la petroliera Seajewel sarebbe parte della cosiddetta “flotta ombra” della Russia, un network di navi coinvolte nel trasporto di petrolio russo sotto embargo internazionale. Questa circostanza potrebbe aprire nuovi scenari investigativi sulle possibili cause dell’accaduto.
Le autorità proseguono le indagini per determinare l’origine dell’esplosione e l’eventuale coinvolgimento di soggetti esterni nell’incidente.
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