“Sono serenissimo, continuo il mio lavoro, vado a lavorare come sempre, come tutti i giorni”.
Lo ha dichiarato stamane l’assessore alle Infrastrutture e alla Difesa del suolo della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, entrando in consiglio regionale e parlando dell’inchiesta partita dalla procura della Spezia e trasferita a Genova per truffa ai danni dello Stato.
L’assessore, assieme all’ex governatore Giovanni Toti, risulterebbe indagato per avere sottoscritto diversi contratti, prima di collaborazione poi a tempo determinato, per la sua segreteria politica, nel periodo 2015-2021, a un amico imprenditore balneare ad Ameglia.
Seconda l’accusa, l’incarico non sarebbe mai stato svolto compiutamente ma, in cambio, l’assessore e l’allora governatore ligure avrebbero avuto delle agevolazioni negli accessi allo stabilimento balneare.
“Sono fiducioso che questa vicenda si possa risolvere per il meglio – ha spiegato Giampedrone – è una vicenda che ho appreso dai giornali, io non ho una carta, non ho niente in mano. Ho dato mandato esplorativo all’avvocato Stefano Pellegrini: vedremo quando avremo le carte”.
Giampedrone ha poi ringraziato “il presidente Marco Bucci, che mi ha chiamato ieri per rinnovarmi la sua stima, la sua fiducia, il nostro impegno ad andare avanti”.
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