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Manifesti Piciocchi coperti da femministe: chieste dimissioni di Rita Bruzzone (Pd)

Il manifesto di Piciocchi coperto dalle femministe di sinistra

I capigruppo della maggioranza di centrodestra ieri pomeriggio a Tursi hanno chiesto le dimissioni della vicepresidente del consiglio Rita Bruzzone (Pd) che, a proposito dei manifesti elettorali del sindaco facente funzioni e candidato sindaco Pietro Piciocchi, coperti sabato 8 marzo da alcune sedicenti femministe di sinistra, ha rilasciato “dichiarazioni pubbliche e scritte inaccettabili e inadeguate al suo ruolo istituzionale” giustificando l’azione violenta e prevaricatrice delle attiviste, rivendicandone i contenuti.

A seguito del gesto, in particolare la Lega in Comune e l’assessora Francesca Corso avevano stigmatizzato l’accaduto: “Un genitore può o non può educare i suoi figli dove e come vuole (anche in Chiesa) senza che le sedicenti femministe di sinistra mettano il becco? L’Italia è un Paese libero o no? Coprire un manifesto politico legittimamente esposto, come è successo a Genova nel caso di quello del candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi, oltre a essere un atto illegale è quanto meno deprecabile. Auspico che la candidata del Pd Silvia Salis si dissoci dalle esponenti di sinistra attualmente elette a Tursi che hanno condiviso questo gesto antidemocratico di odio, prevaricazione e violenza”.

“Crediamo – hanno ribadito i capigruppo di maggiornaza a Tursi – che chi siede nelle Istituzioni abbia la precisa responsabilità di condannare fermamente ogni atto antidemocratico, irrispettoso delle persone e delle regole. Chi non lo fa, e anzi alimenta e avvalla atti di questo tipo, non è, evidentemente, all’altezza di rappresentare le genovesi e i genovesi.

Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà alle donne di Wall of Dolls per l’attacco gratuito e del tutto inaccettabile, così come non si può tirare in ballo a sproposito il ‘pinkwashing’.

La parità di genere e il cambiamento culturale per eliminare ogni tipo di discriminazione sono temi seri e sono diritti universali.

Chiediamo inoltre alla candidata sindaca dell’opposizione, a nome di tutta la coalizione, di prendere le distanze da questa vicenda, senza se e senza ma.

Nel contempo, aspettiamo ancora che la minoranza si dissoci pienamente dalle parole gravissime di Stefano Giordano (M5S) espresse proprio in consiglio regionale, auspicando altresì che nei prossimi dibattiti si accenda sempre il confronto nel segno dei valori della democrazia e della sana dialettica politica”.

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