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25 Aprile, riconciliare ricordando pure i ragazzi di Salò? Pastorino attacca Balleari

Gianni Pastorino, capogruppo regionale Lista Orlando-Linea Condivisa (foto di repertorio fb)

“Il 25 Aprile, celebrato questa settimana anche in consiglio regionale con una seduta solenne, va ricordato con la memoria viva di una scelta: quella di migliaia di uomini e donne che rifiutarono di piegarsi al nazifascismo e presero la via dei monti, delle città, della clandestinità.

Tuttavia, non possiamo ignorare l’intervento del presidente del consiglio regionale Stefano Balleari (FdI).

Un discorso che, pur partendo da un riconoscimento formale della Liberazione, si è perso in un tentativo di dire tutto e il contrario di tutto che finisce per svuotare di senso proprio ciò che dovrebbe onorare.

Balleari dice di non amare la parola ‘anti’ perché negativa, ma l’antifascismo non è un sentimento ‘contro’. E’ una scelta ‘per’. Per la libertà, per la giustizia, per la dignità della persona.

Sostenere che il 25 Aprile ‘non deve essere la festa della sinistra’ è storicamente e culturalmente scorretto. Non è mai stata una festa ‘di parte’, è stata la festa di chi ha scelto di stare dalla parte giusta, quando non farlo significava voltarsi dall’altra parte di fronte ai rastrellamenti, alle torture, ai forni crematori.

La Resistenza è stata una scelta chiara, netta. Una scelta di campo.

Chi oggi ha responsabilità istituzionali non può permettersi di annacquare questo messaggio in un vago appello alla concordia che rischia di mettere sullo stesso piano chi ha lottato per la libertà e chi la negava”.

Lo ha dichiarato il capogruppo regionale della Lista Orlando e rappresentante di Linea Condivisa Gianni Pastorino.

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