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Genova: sciopero dei corrieri Bartolini, i sindacati chiedono rispetto, assunzioni e sicurezza

Genova: sciopero dei corrieri Bartolini, i sindacati chiedono rispetto, assunzioni e sicurezza
Un corriere Bartolini (immagine di repertorio)

Giornata di protesta per i corrieri Bartolini di Genova, che da questa mattina hanno incrociato le braccia dando vita a uno sciopero accompagnato da un presidio organizzato davanti alla sede dell’azienda. La mobilitazione è stata indetta da Filt Cgil Liguria, Fit Cisl Liguria e Uiltrasporti Liguria per rivendicare condizioni di lavoro più umane e sicure.

Al centro delle rivendicazioni c’è l’esigenza, sempre più pressante, di rivedere i carichi di lavoro che i lavoratori definiscono insostenibili. I sindacati denunciano il mancato rispetto dell’orario lavorativo e le pressioni quotidiane a cui i dipendenti sarebbero sottoposti. Una situazione che, secondo le sigle sindacali, compromette non solo la qualità della vita lavorativa, ma anche la sicurezza degli stessi corrieri.

Particolarmente critica la questione delle risorse umane: molte unità non sarebbero state sostituite, nonostante l’aumento dei volumi di consegna. Da qui la richiesta di nuove assunzioni per rendere il lavoro più sostenibile e permettere a tutti di operare in condizioni dignitose.

«La mobilitazione di oggi – spiegano i rappresentanti sindacali – è un segnale chiaro della determinazione dei lavoratori. Rivendichiamo diritti fondamentali e dignità, e chiediamo risposte rapide e concrete da parte dell’azienda. Non è più tempo di rinvii».

Lo sciopero dei corrieri Bartolini si inserisce in un contesto nazionale in cui il settore della logistica continua a essere al centro di tensioni e vertenze sindacali, tra richieste di migliori condizioni contrattuali e necessità di riformare modelli organizzativi ormai insostenibili. A Genova, come in altre città, cresce il malcontento tra i lavoratori, che chiedono più rispetto, più tutele e una maggiore attenzione alla persona, oltre che al profitto.

Le prossime ore saranno decisive per capire se l’azienda risponderà all’appello dei lavoratori o se la protesta si estenderà, coinvolgendo altri nodi della logistica regionale.