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Caso Cgil-Salis, la sinistra non si scusa: non accettiamo lezioncine da Bucci

La minoranza in consiglio regionale (foto di repertorio)

Caso Cgil-Salis, finta aggressione “di stampo fascista” a sindacalista e chiamata a raccolta in piazza a Sestri Ponente. Pd, Avs, Lista Orlando e M5S insistono nel non chiedere scusa

I capigruppo di minoranza (Partito Democratico, Lista Orlando presidente, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle) oggi in consiglio regionale hanno presentato un ordine del giorno in consiglio regionale in cui si chiede “alla luce degli sviluppi dell’indagine sulla presunta aggressione fascista del sindacalista, di ritirare l’Odg presentato il 15 aprile scorso e sottoscritto all’unanimità da tutti i capigruppo in cui si condannava l’aggressione subita dal rappresentante sindacale”.

“Visti gli sviluppi dell’indagine, nell’attesa dell’esito definitivo da parte della magistratura – hanno spiegato i capigruppo della minoranza – abbiamo chiesto di ritirare l’ordine del giorno presentato il 15 aprile scorso e sottoscritto all’unanimità da tutti i capigruppo in cui si condannava l’aggressione subìta dal rappresentante sindacale.

Alla luce di quanto le indagini stanno rivelando riteniamo necessario prendere nettamente le distanze da ogni comportamento che, attraverso la mistificazione o la simulazione di eventi, getti discredito nel dibattito politico e sindacale, danneggiando la credibilità democratica.

La maggioranza, però, non ha accettato di firmare il nostro ordine del giorno, dimostrando l’indisponibilità a confrontarsi con noi su un ordine del giorno condiviso. Questo ha determinato che l’Odg del 15 aprile rimanesse invariato.

Non accettiamo, però, lezioncine da Bucci, che come tutti quel giorno ha espresso la sua solidarietà, o dalla destra che lo accompagna in Regione Liguria.

Se alla fine delle indagini si confermasse che i fatti denunciati non sono realmente avvenuti potremo affermare che non c’è stata una grave aggressione squadrista, e questa sarebbe una buona notizia, ma questo non vuol dire che il fascismo in Liguria e in Italia non esista.

Ogni giorno assistiamo ad atteggiamenti di stampo fascista che denotano come sia necessario tenere alta l’attenzione sui valori di democrazie e antifascismo scritti nella nostra costituzione e conquistati con il sangue di chi ha lottato per la libertà”.