La Polizia sabato scorso ha arrestato un 85enne genovese per porto illegale di arma e munizioni in luogo aperto al pubblico e lo ha denunciato per minacce aggravate.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, sabato pomeriggio il pensionato si è presentato presso un bar di via Monticelli, attrezzato anche come ricevitoria, per riscuotere un rimborso del Servizio elettrico nazionale.
Il proprietario del locale gli ha spiegato che per poter fare l’operazione era necessario il tesserino sanitario plastificato, ma l’anziano gli ha consegnato quello cartaceo.
Dopo la terza richiesta di quello plastificato, il pensionato ha estratto una pistola, che teneva dentro la cinta dei pantaloni, e l’ha puntata al petto del barista.
Nonostante lo stupore del gesto, il titolare del bar ha avuto la prontezza di bloccare e disarmare il pensionato, riuscendo a tenerlo fermo su una sedia sino all’arrivo degli agenti chiamati da alcuni avventori del locale.
Ai poliziotti intervenuti sul posto l’85enne ha riferito di avere estratto la pistola, una Smith & Wesson semiautomatica munita di caricatore e di 6 proiettili calibro 22 di cui uno in canna, per spaventare il barista e convincerlo a fare l’operazione da lui richiesta.
Ha anche riferito di girare armato perché la paura che qualcuno gli possa rubare la cospicua somma di denaro che in genere porta con sé perché non si fida a lasciarla in casa sua.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso il ritrovamento di un’altra pistola Smith & Wesson, anch’essa pronta all’uso col colpo in canna, oltre che ad alcune pistole a salve, numerosi proiettili a salve e non, due caricatori vuoti e uno storditore elettrico.
Il tutto messo in luoghi di pronta disponibilità “per essere pronto a difendersi in caso di bisogno e per sparare colpi a salve ai vicini di sopra nel caso facessero troppo rumore di notte”.
Il gip di turno, vista l’età dell’arrestato e le sue condizioni di salute, ha disposto di condurre il pensionato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.