Torna il Ghost Tour in versione carnevalesca.
“A carnevale ogni spettro vale” è il tema di questa coloratissima edizione, prevista per domani a partire dalle 19, organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con le associazioni partecipanti, coordinate dal circolo culturale Fondazione Amon.
«Come amministrazione comunale, crediamo fortemente in manifestazioni quali il Ghost Tour, organizzato dal Comune e dal circolo culturale Fondazione Amon – ha spiegato l’assessora al Turismo Paola Bordilli – eventi importanti e itineranti, che ci permettono di far conoscere ai turisti e anche ai genovesi i caruggi e le strade della nostra meravigliosa città».
L’appuntamento è in piazza Matteotti. Si comincia con l’Overture di Arie da “Il Fantasma dell’Opera e Rocky Horror Show” interpretate da Milena Torti, Helga Corda e Massimo Cremon. Le coreografie sono a cura dell’associazione culturale L’Amour Burlesque OrientalDance di Mahalia del Centro
L’animazione proseguirà fino alle 23,30, con la musica del coro Daneo, diretto dal maestro Gianni Martini e con le performance di reggaeton e hip-hop, a cura della SSD Caribe Club Studi Mojud.
Alle 19.45, il Ghost Tour partirà da piazza Matteotti. La partecipazione, individuale o in gruppo, è gratuita e senza prenotazione. Verranno distribuite, fino a esaurimento, le cartine (scaricabili anche dal sito www.ghosttour.it) per orientarsi nell’intricatissimo tessuto urbanistico dei vicoli e delle piazzette del centro storico.
I partecipanti verranno introdotti in un mondo sospeso tra passato e presente; un mondo da scoprire e da percorrere, con la suggestione del fascino che spesso si ammanta di mistero.
Le guide turistiche, che indosseranno costumi evocativi, illustreranno le leggende legate ai luoghi visitati, ma anche la storia delle strade, delle piazze, degli edifici e dei diversi monumenti compresi nel percorso. Per l’occasione, verranno anche svelati gli aspetti poco conosciuti delle tradizionali maschere cittadine.
Ecco il percorso.
Il boia e le esecuzioni di piazza Cavour – area Porto antico
Nella zona di piazza Cavour si trovano ancora resti di un’antica dimora che sembra sia appartenuta a Marco Vipsanio Agrippa, l’ammiraglio dell’imperatore romano Augusto. La costruzione è conosciuta come la Casa del Boia: via del Molo poteva dunque essere considerata l’anticamera del braccio della morte e i sacerdoti della vicina chiesa di San Marco al Molo avevano un bel da fare nell’impartire l’ultima benedizione ai condannati.
Associazione culturale D & E Animation
Pacciugo e Pacciuga in Musica, Parole e Colori della Vegia Zena – Porto antico
Costumi, canzoni e musica ci riportano a un tempo passato, quando i pescatori e le loro dame festeggiavano cantando fra le creuze della vecchia Genova
Nuovo gruppo folcloristico città di Genova
I Sabba delle Streghe alla Canà di Savignone – piazza dei Garibaldi
A Savignone, nel luogo un tempo chiamato Canà, streghe e fattucchiere si davano convegno nella notte della vigilia di Ognissanti, per onorare la natura e condividere i segreti delle loro oscure arti. Fra queste maliarde c’era anche chi curava con gli antichi rimedi popolari, dedicandosi alla magia naturale che ancor oggi si pratica nella valle: la perlengoeia.
Gruppi storici Corte dei Fieschi, Balestrieri San Giorgio, Gruppo Doria, Fieschi di Roccatagliata, in collaborazione CIV Casana
La Violetta di caruggi e altre storie – piazza San Matteo
C’era una volta una ragazza, onesta, bella e di buona famiglia, che si era innamorata di un uomo più disonesto che galantuomo. Era bello e ricco, e le aveva promesso il mare, i monti e la luna e tanta fortuna. Ma quando i fiori erano pronti…………
Matteo Merli, a cura del CIV Casana
La Leggenda di San Siro e il Basilisco – via San Siro, angolo San Luca
Si racconta che in tempi antichi il popolo genovese fosse tormentato da un terribile mostro pestifero e mortifero:il basilisco, il cui nome deriva da “Basileus” che significa piccolo re. Secondo Plinio il Vecchio codesta creatura ha la testa di un gallo, il corpo di un serpente e cammina eretto, sorreggendosi su dodici dita. Solo l’intervento di San Siro liberò i genovesi: il Santo, con la sola forza della parola, ricacciò in mare la terribile creatura.
Pro loco Centro storico
La battaglia dell’Armata delle Tenebre – Campo Pisano
La contesa dei mari, tra Genova e Pisa trova il suo epilogo nella tragica Battaglia della Meloria (6 agosto 1.284), che vide la disfatta dei Pisani. I circa 8.000 sopravvissuti furono condotti a Genova e imprigionati nel primo lager che la storia ricordi: Campo Pisano. Ancora oggi c’è chi giura che, nelle notti di tempesta, riemergano le anime dei guerrieri morti in battaglia.
Gruppo storico Ars Genova, Balestrieri del Mandraccio,
La vecchina fantasma di vico dei Librai – giardini Baltimora e trogoli del Barabino
Una vecchina cerca una casa in una strada che non esiste più: vico dei Librai. Questo carruggio fu abbattuto negli anni ‘70 quando, scomparve il quartiere di via Madre di Dio. La vecchina chiede agli ignari passanti dove si trovi codesta strada perduta e scompare subito dopo, lasciando attoniti coloro che l’hanno incontrata.
Lucia Vita, Paolo Falabrino, con OrientalDance di Mahalia del Centro Studi Mojud, testi Ivaldo Castellani
Il fantasma di Gianluigi Fieschi – chiostro Sant’Andrea, casa di Cristoforo Colombo
La famiglia Fieschi festeggia l’insurrezione che passerà alla storia come la “congiura dei Fieschi”. D’un tratto arriva la notizia che Gian Luigi è caduto in mare affogando: la sua voce riemerge dalle acque ogni anno per raccontare la sua triste storia.
Francesco Pittaluga con gruppi Storici I Gatteschi, Compagnia dei Viandanti.
I fantasmi della cattedrale – piazza Giustiniani
Sul sagrato della chiesa di piazza San Lorenzo, nella notte del 23 giugno, alla vigilia di San Giovanni patrono della città, si danno convegno gli spiriti di coloro che progettarono, costruirono e finanziarono la cattedrale. Fino alle prime luci dell’alba, discutono sull’andamento politico ed economico della città, poi si elevano verso la parte alta delle navate e scompaiono.
Associazione culturale Ianua Temporis, si ringrazia Spaziogiustiniani
Gli amori di Paganini e la romanza perduta – cortile di Palazzo Tursi
Ammaliato da sguardi lascivi e indiscreti, durante un sontuoso ballo presso una residenza nobiliare, il celebre violinista si intrattiene con una nobile e bella donzella. Sarà l’inizio di un nuovo amore o di una nuova tragedia?
Compagnia Scena Difforme con Federico Librera e Chiara Nesti. Gruppi Storici Sextum e Sestrese con la partecipazione dell’Ensamble Ghost Strings: Giulia Astorino, Beatrice Ferrari, Vittoria Daneo, Giada Bassani, Andrea Piras, Pietro Genova Gaia, Trascrizione di e con Fabrizio Leopardi
Delitti esemplari e misteriosi – piazza Scuole Pie
I delitti esemplari sono quelli che si commettono quotidianamente e con intenzione nella propria fantasia. Le antipatie, le insofferenze, gli insopportabili incontri della giornata di ognuno di noi, trovano il loro sfogo nei delitti senza castigo.
Compagnia teatrale il Gaucho
Il lago delle streghe e la tomba di Dracula – piazza San Luca
Nell’antica e tetra Romania, questa notte è in corso una magia: Vlad il vampiro è decapitato, il suo corpo nello stagno gettato. Le streghe zingare volate dai Balcani, giungono con i loro incantesimi sovrumani. Accorrono in aiuto le sorelle di Giustenice e Triora, il fantasma di Dracula è da intrappolare ancora. Nelle scure acque di un gelo polare, musica e danza, e la magia appare. La foresta, o Principe, rimbomba, or lo stagno è diventato la tua tomba!
Gruppo di Danza Tribal Delight
Le origini del carnevale (dal latino carnem levare, addio alla carne nel periodo di Quaresima) sono antichissime: pare che già i Babilonesi lo festeggiassero eleggendo un “re carnevale” che sovvertiva l’ordine naturale delle cose. Pur essendosi diffuso in Liguria già nell’antichità, a Genova il carnevale nasce tra il XVI e il XVII sec. su iniziativa dell’Accademia degli Addormentati e dei Magnifici della Repubblica. Nel periodo barocco non si perdeva infatti occasione per animare la città con trionfi, mascherate, giostre, tornei, sfilate e fuochi di gioia.
Queste le maschere tradizionali del carnevale genovese: O Marcheise, O Paisan, O Villan, A Paisann-a, A Marcheisa, Capitan Spaventa, O Scio Reginn-a.