A Finale gli spettacoli di Teatro Pubblico Ligure. Si va in scena alla Fortezza di Castelfranco dal 12 luglio al 10 agosto 2021.
A Finale gli spettacoli di Teatro Pubblico Ligure. Il 12 luglio Moni Ovadia con “Ulisse Achab Noè”.
Finale Ligure torna a ospitare Teatro Pubblico Ligure con quattro spettacoli ideati e diretti da Sergio Maifredi.
In scena alla Fortezza di Castelfranco dal 12 luglio al 10 agosto 2021, nell’ambito della prima edizione della rassegna “Castelfranco Estate 2021- Teatro e musica in Fortezza”.
La rassegna è organizzata dal Comune di Finale Ligure – Assessorato alla Cultura e al Turismo.
I protagonisti sono Moni Ovadia, Maddalena Crippa, David Riondino e Amanda Sandrelli.
Sergio Maifredi, direttore artistico di TPL e regista degli spettacoli dichiara quanto segue.
«Sono felice di tornare alla Fortezza di Castelfranco.
Teatro Pubblico Ligure oggi è più che mai impegnato accanto alle amministrazioni nel compito di rigenerare le città, i territori, le comunità che li abitano attraverso il teatro».
Il ciclo di quattro spettacoli è realizzato da Teatro Pubblico Ligure e STAR – Sistema Antichi Teatri Romani, con il sostegno di Comune di Finale Ligure – Assessorato alla Cultura e al Turismo, Regione Liguria, Fondazione De Mari, Camera di Commercio di Savona.
Lunedì 12 luglio la Fortezza di Castelfranco, edificio monumentale che domina la città, sarà il teatro di Ulisse Achab Noè con Moni Ovadia e la regia di Maifredi, uno dei titoli di Capitani coraggiosi.
Un sentiero d’acqua collega Noè, Ulisse ed Achab.
Un viaggio di ricerca di salvezza, di ritorno, di conoscenza, di lotta. Moni Ovadia attraversa la Bibbia, il Libro dei Libri, per incamminarsi nei versi di Omero, di Dante e di Kavafis fino a raggiungere quel monumento che è Moby Dick di Melville.
Noè, Achab e Ulisse, questi i capitani coraggiosi, che per volere di un dio, per una sete di virtute e canoscenza, di etica e di sapere, per un’ossessione, hanno compiuto, per l’Umanità, imprese audaci come un folle volo.
Si prosegue mercoledì 21 luglio, sempre alla Fortezza di Castelfranco, con il primo appuntamento di Odissea un racconto mediterraneo.
Sarà Maddalena Crippa a interpretare la vicenda di Penelope, fedele ai versi di Omero nel canto XXIII e in parte del canto XIX che narrano l’incontro e il riconoscimento di Odisseo.
Penelope, una donna che nell’attesa non ha perso fierezza, è il doppio femminile di Odisseo.
Anche lei, con un’astuzia, sta ritardando il tempo in cui cedere ed andare sposa di uno dei proci che assediano la sua reggia.
E con astuzia non accetterà d’istinto il suo sposo che ritorna dopo dieci anni di guerra e dieci anni di mare, lo metterà alla prova.
Chiederà alle ancelle di spostare dalla stanza degli sposi il letto, quel letto che proprio Odisseo aveva intagliato in un tronco d’ulivo per radicato a terra.
Odisseo a quel punto le rivelerà il segreto che il letto custodisce e le darà quindi prova certa di essere lo sposo atteso da vent’anni.
Lunedì 2 agosto si torna ai Capitani Coraggiosi con David Riondino interprete de Il corsaro nero da Emilio Salgari.
Pallido, sempre vestito di nero, il Cavaliere di Roccabruna, Signore di Ventimiglia, divenuto corsaro per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca Wan Guld.
Al soldo degli spagnoli, è uno dei personaggi più celebri del romanzo d’avventura italiano.
Abbordaggi, battaglie, duelli, ma anche l’amore che colpisce in modo inaspettato.
Riondino e Sergio Maifredi lo restituiscono al pubblico come una ballata, un racconto da ascoltare a voce alta, una saga fantastica.
Infine, martedì 10 agosto ultimo appuntamento di Teatro Pubblico Ligure alla Fortezza di Castelfranco.
Sarà la volta di Stefania Sandrelli, protagonista di La Ninfa Calipso per Odissea un racconto mediterraneo, canto V del poema omerico. Calipso è colei che nasconde.
È nella sua isola che Odisseo si trova ormai da sette anni quando Atena implora gli altri dèi di accorgersi di questo eroe che ancora non ha fatto ritorno a casa dopo la guerra di Troia.
Calipso gli ha offerto l’immortalità e la sua bellezza eterna.
Odisseo sa a cosa rinuncia ma vuole rientrare nel mondo, nel tempo che passa, non vuole rinunciare al suo essere uomo mortale.
Calipso, piangendo, lo lascerà riprendere il suo viaggio.
Amanda Sandrelli, con forza e dolcezza, dà vita ad una umanissima Calipso e sceglie di accostarla, per contrasto, ad una Clitemnestra contemporanea.
Racconterà quindi di due abbandoni vissuti in modo diametralmente opposto. Racconterà di due donne che sono due volti della stessa Luna.
Durante l’estate e con la spiaggia sullo sfondo, Capitani coraggiosi descrive gli uomini che hanno affrontato con coraggio l’imprevisto di tante onde.
Il direttore artistico Sergio Maifredi spiega quanto segue.
«La grande letteratura di mare in un viaggio a tappe, come scali di una rotta attraverso gli oceani.
Marinai, naufraghi, esploratori attratti dal folle volo come acrobati di uno spettacolo che ha come teatro il mare, come chapiteau il firmamento.
Il nostro progetto dà voce ai protagonisti, in un racconto orale di avventure antiche quanto l’uomo».
Odissea un racconto mediterraneo restituisce alla narrazione orale, al cantore vivo e in carne ed ossa di fronte a noi, le pagine dell’Odissea che dagli anni della scuola abbiamo letto in silenzio.
L’Odissea è la prima fiction a episodi. Questa è una delle sue forze. I racconti vivono assoluti.
Il “montaggio” avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi precedenti.
Odissea un racconto mediterraneo è una rotta, la rotta di Odisseo, ed è la rotta che unisce le sponde del mediterraneo da Est a Ovest da Nord a Sud.
L’Odissea è un arco che scavalca le epoche.
È la classicità e al tempo stesso la modernità, inventa il flash back tremila anni prima del cinema americano, cala Odisseo all’Inferno duemila anni prima di Dante.
Odissea un racconto mediterraneo è un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo.
Maggiori info su Informazioni su www.teatropubblicoligure.com