L’appuntamento per il tradizionale corteo del 30 giugno organizzato dalla Camera del lavoro e dall’Anpi, per ricordare la rivolta contro il congresso del Msi che si doveva tenere a Genova nel 1960, era alle 16.30 in piazza della Vittoria.
Qui in presidente dell’Anpi Genova Massimo Bisca alla partenza del corteo ha detto: “Ricordare vuol dire portare avanti quei valori che i partigiani prima e i giovani con le magliette a strisce poi hanno incarnato per impedire una pericolosa svolta a destra del Paese”.
La manifestazione di oggi non è stata solo legata al ricordo del 1960, ma è dedicata al mondo del lavoro, proprio alla vigilia dello sblocco dei licenziamenti.
“Per portare avanti quei progetti e quei valori – ha aggiunto Bisca – è necessario difendere la dignità del lavoro e delle persone”.
Secondo Bisca bisogna fare attenzione “a chi vuole riscrivere la storia come il capogruppo di Cambiamo! in consiglio regionale che ha come punto di riferimento Almirante che era un fucilatore di antifascisti, che ha firmato il documento sulla razza, che ha votato contro la Costituzione”.
Il corteo, partito da piazza della Vittoria ha attraversato via XX Settembre, fermandosi sotto il Ponte Monumentale per la deposizione delle corone ai partigiani, per arrivare, poi, in largo Pertini presso la targa commemorativa.
Il gruppo di manifestanti è poi giunto in piazza De Ferrari con gli interventi di lavoratori, studenti, Cgil e Anpi.
Il discorso finale è stato di Giordano Bruschi, il partigiano Giotto. In piazza De Ferrari intorno alle 21 c’erano circa 200 persone.