A Genova il primo centro d’ascolto per la dipendenza informatica. Sarà uno sportello per le famiglie con problemi a causa dei Social Network
A Genova il primo centro d’ascolto per la dipendenza informatica. La perdita del controllo sull’uso razionale di Internet è un fenomeno sociale sempre più diffuso e in esponenziale crescita: una vera e propria dipendenza che colpisce in particolare i più giovani la cui gravità non è stata ancora ufficialmente riconosciuta. Isolamento sociale, difficoltà espressiva e relazionale, depressione e disturbi alimentari sono solo alcuni degli effetti derivanti da questo fenomeno che, solo a Genova, registra circa 3000 casi.
Un quadro preoccupante in cui l’utilizzo di internet, da mezzo, diventa un fine, che è andata ad aggravarsi in periodo pandemico complici lockdown e isolamento forzato oltre in parte alla didattica a distanza che ha costretto i giovani italiani a relazionarsi quasi esclusivamente attraverso un device.
Nato da un’iniziativa di Stefano Marletta, Avvocato del Foro di Genova e fondatore di La Luna del Mare, giovane Associazione genovese impegnata nei temi del disagio giovanile e ritiro sociale, si tratta del primo sportello di primo ascolto in Liguria per le famiglie di ragazzi ritirati che arrivano a necessitare di un’assistenza psicologica.
Già operativo, il centro costituirà un dispositivo dove i ragazzi, con i loro genitori possano incontrare un gruppo di psicologi e psicoterapeuti, specializzati in problemi legati alla crescita e all’adolescenza.
Il progetto verrà presentato in occasione del convegno ospitato da Regione Liguria dedicato alla sensibilizzazione sul tema del disagio giovanile:
“Il ritiro sociale dei giovani come dipendenza informatica nell’epoca dei social Network”
Giovedì 21 aprile 2021 – h 16.30
Presso il Palazzo Doria Spinola – Largo Eros Lanfranco, 1 – Genova
Una giornata importante organizzata per la prima volta a Genova che posiziona i giovani al centro e vede protagonisti i maggiori esperti sul tema a livello nazionale, il convegno ospiterà la prestigiosa presenza del Dott. Giovanni Marangio, Presidente dell’Associazione Città di Smeraldo Onlus e il Dott. Mauro Pasqua, psicologo e della Cooperativa sociale Minotauro di Milano.
Con la partecipazione e il sostegno del Consigliere Regionale Stefano Anzalone e dal Consigliere del Comune di Genova Marta Brusoni, l’evento coinvolgerà la Dott.ssa Renata Rizzitelli Psicologa, Psicoterapeuta, Psicoanalista S.P.I. e l’associazione Genitori Insieme gruppo di auto mutuo aiuto per genitori con figli con problemi di dipendenze.
“Sono concentrato ormai dal 2017 sul tema del disagio giovanile: il mio impegno, se verrò eletto nel consiglio comunale, sarà quello di far crescere la struttura organizzativa dello Sportello di primo ascolto in sinergia con le Istituzioni e realtà come Il Minotauro e l’Associazione Città di Smeraldo, facendo tesoro della loro preziosa esperienza.” ha commentato Stefano Marletta, fondatore dell’Associazione La Luna nel Mare e candidato al consiglio comunale nella lista Toti “Avanti Genova” a sostegno del sindaco Bucci –
L’idea è quella di sensibilizzare le istruzioni sanitarie e scolastiche per cooperare e diffondere l’idea di chiedere aiuto ai primi segni significativi rappresentando una svolta concreta per i giovani e le famiglie coinvolte.”
“In quanto mamma di figli adolescenti mi rendo conto di come i nostri giovani, a diversi livelli, siano dipendenti da internet, in particolare attraverso gli smartphone”- ha dichiarato Marta Brusoni, già consigliere comunale e candidata nella lista Toti “Avanti Genova” a sostegno del sindaco Bucci – “In questi ultimi anni mi sono concentrata molto sulla tutela degli anziani in quanto fascia debole, ma è ovviamente altrettanto importante dedicarsi ai più giovani.
Il mio impegno, se verrò riconfermata in queste elezioni, sarà far crescere ancora il progetto dello sportello di ascolto per offrire supporto a tutte le famiglie che si trovano sole ad affrontare questo tipo di disagio sociale.”
“Capita sempre più spesso, in particolare in concomitanza del Covid, di dover rispondere a richieste di aiuto psicologico da parte di genitori, preoccupati per il ritiro sociale dei figli.
Tale ritiro spesso si manifesta gradualmente, in modo a volte impercettibile ma che poi cresce di gravità: può iniziare con episodi di fobia scolare o isolamento nel gruppo dei pari o della famiglia per poi evolversi con un distacco sempre più rilevante.” ha concluso la Dott.ssa Renata Rizzitelli Psicologa, Psicoterapeuta, Psicoanalista S.P.I. –
“Irritabilità, depressione espressa attraverso rabbia, tensione, ansia, espressi soprattutto quando non si può accedere alla rete e quindi segnali di palese dipendenza dei mezzi informatici, sono alcuni dei primi segnali da non sottovalutare, perché segnalano un rapporto tossicomanico. Il primo passo è quello della prevenzione, per questo è fondamentale informare, in modo che si possa riconoscere, fin dal principio, un’alterazione del comportamento che da innocua abitudine può diventare patologia.”