A Genova la presentazione di “Lettrismo e Inismo” di Gabriel Aldo Bertozzi. Il 12 maggio alle 17 alla Biblioteca Universitaria.
A Genova la presentazione di “Lettrismo e Inismo”, giovedì.
Il libro
Il Lettrismo è un movimento di avanguardia artistica e letteraria sorto nel 1947 con la pubblicazione presso Gallimard di “Introduction à une nouvelle poésie et à une nouvelle musique” di Isidore Isou.
Negli anni ’70 Gabriel-Aldo Bertozzi aderisce al movimento e vi milita assiduamente.
Nel 1980 se ne distacca e al Café de Flore di Parigi fonda l’INI, Internazionale Novatrice Infinitesimale o Inismo.
Il nuovo movimento si espande rapidamente in Europa (in particolare Spagna e Italia) e nelle Americhe (USA, Cuba, Messico, Argentina e Brasile ).
Quest’opera riproduce testimonianze fotografiche e documenti rari e inediti; il testo ripercorre le storie del Lettrismo e dell’Inismo ed il rapporto tra Bertozzi e Isou.
Il Lettrismo
Fondato da Isidore Isou, giovanissimo poeta e teorico, al suo arrivo a Parigi dalla Romania nell’immediato secondo dopoguerra, il movimento si basa sull’assunzione della lettera quale elemento primario della creazione poetica, sonora e visiva, come esito di un processo di scomposizione avviato in ambito lirico da Baudelaire, Rimbaud e Tzara e in musica da Stravinsky e Satie.
Tra le sue creazioni spiccano la poesia fonetica, l’afonismo (recitazione silenziosa), l’ipergrafia (che contempla l’utilizzo visuale di tutti i segni alfabetici noti e inediti), l’arte supertemporale (apertura dell’opera al successivo intervento di altri autori), la mecaestetica (utilizzo di ogni possibile materiale e supporto), l’estetica immaginaria (in cui ogni elemento concreto è inteso a suscitare nel fruitore costruzioni mentali portatrici di potenzialità infinite).
Di particolare rilievo l’apporto in campo cinematografico con il Traité de bave et d’eternité di Isou, che propone immagini macchiate o graffiate e il montaggio discrepante nel quale la colonna sonora è dissociata dall’immagine proiettata, Le film est dejà commencé? di Maurice Lemaître, prototipo dell’happening, L’Anticoncept di Gil J. Wolman, Hurlements en faveur de Sade di Guy Debord.
L’influenza del Lettrismo si estenderà tra gli anni ‘50 e ‘60 ad altri movimenti artistici, quali la Poésie sonore, l’Internationale situationniste, il Nouveau Réalisme.
L’Inismo
L’Inismo (o INI = Internazionale Novatrice Infinitesimale) propone una estetica nuova in tutti i campi della creazione visiva, scritta e sonora.
L’impiego di nuove scritture calligrafiche, alfabetiche, simboliche e alchemiche (spesso con l’uso della fonetica internazionale) assume un valore di creazione e non d’imitazione, di conoscenza e non di realtà fotografabile.
Questi segni, chiamati «inie», vogliono essere un’orchestrazione di sentimenti e di pensieri, la visione multipla e globale che ci offre la vita.
Come ha scritto Angelo Merante nel presentare la mostra dell’INI al Salon du Vieux Colombier (Paris, 2014): “Gli inisti, come delineato nel primo manifesto INI del 1980, non intendono circoscrivere (né delimitare) scrittura, pittura, musica, architettura, scultura, teatro, fotografia, cinema, video, grafica, moda. (…)
Le parole iniste, fotografiche, architettoniche, musicali, teatrali, dimostrano che è possibile e necessario Andare oltre, abbattendo in modo sistematico le barriere culturali e i vecchi generi espressivi e operativi che comprimono e limitano la creatività.
Il nome stesso del movimento, Internazionale Novatrice Infinitesimale, formato da tre termini tutti indicanti espansione, ne rivela l’intento programmatico (Internazionale, oltre il richiamo all’estensione geografica, pone in risalto l’incontro e l’approfondimento transculturali;
Novatrice mette in evidenza l’incessante attività creativa; Infinitesimale rende conto che nel processo di continua scomposizione e riorganizzazione del materiale poetico risiede la sua inesauribile capacità di evolversi, nella poetica e nella vita, con tutte le ripercussioni creative, filosofiche e critiche)”.
Gabriel-Aldo Bertozzi
(Mai Edaga, 11 ottobre 1939) è un artista e scrittore italiano di espressione francese.
nel 1973 pubblica il suo primo libro di poesie, Codice onirico (Padova, Rebellato) che raccoglie le sue composizioni scritte nel maggio ’68.
La silloge viene tradotta in neogreco dal poeta Febo Delfi e in francese dal lettrista Jean-Paul Curtay, con prefazione del cofondatore del Surrealismo Philippe Soupault.
Inoltre, frequenta ambienti artistici e letterari di Parigi, Roma e Firenze con Eugenio Miccini, Primo Conti, Antonio Bueno (gli ultimi due illustreranno altre sue raccolte di poesie), nel 1979 abbandona definitivamente la poesia lineare per quella astratta.
Il 3 gennaio 1980 fonda al Café de Flore di Parigi l’Internazionale Novatrice alla presenza di Isidore Isou, fondatore del Lettrismo, col quale in precedenza aveva collaborato.
L’11 settembre dello stesso anno viene pubblicato a Parigi, il Primo manifesto dell’Inismo, cui segue nel 1987 Apollinaria Signa, secondo manifesto inista.
Altri manifesti inisti saranno dedicati alla videoinipoesia, alla realtà virtuale, alla fotografia, all’architettura fino a quello della critica inista del maggio 2005.
Negli anni successivi vengono fondati vari movimenti nazionali in Spagna, Stati Uniti d’America, Argentina e Brasile.
Nel 1996 gli viene attribuito il Premio Charles Cros de la Ville de Fabrezan, nel 2006 la medaglia d’oro d’onore della villa di Puteaux e nel 2007 la Repubblica Francese gli ha attribuito il titolo di Officier dans l’Ordre des Palmes Académiques.
Bertozzi, oltre a svolgere attività inista e di viaggiatore, si è dedicato alla professione di docente di lingua e letteratura francese dal 1966, prima nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” fino al 1986, poi nell’Università di Chieti-Pescara fino al 2010, oltre a numerose escursioni come visiting professor in università europee e americane. Ha fondato e dirige Bérénice rivista di studi comparati sulle avanguardie.
Tra le sue opere si possono ricordare: per il teatro, La Signora Proteo (1990), per gli aforismi, Guida del Rivoluzionario (1999), per il romanzo, Retour à Zanzibar (2008) e Arcanes du désir (2018), per la saggistica i libri e gli articoli su Charles Cros, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Guillaume Apollinaire.
Gabriella Giansante
Artista aderente all’INI, ha partecipato alle principali manifestazioni espositive e contribuito alla riflessione teorica del movimento con interventi critici e un’intensa attività organizzativa.
Docente all’Università di Chieti-Pescara ha orientato la sua attività scientifica in particolare su ambiti di ricerca concernenti Rimbaud e i poeti rivoluzionari di fine Ottocento; Jules Romains, teorico dell’Unanimismo e romanziere;
Philippe Soupault, teorico del Surrealismo e romanziere; Tristan Tzara, teorico del Dadaismo e la letteratura francofona africana (Tunisia, Camerun, Togo) nonché la teoria e la pratica della traduzione letteraria.
Tra le sue opere: Philippe Soupault di qua e di là dal Surrealismo e altri saggi di letteratura d’avanguardia, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane 2003; Genesi dell’avanguardia, Valencia, El Doctor Sax, 2020. È co-direttrice della rivista Bérénice.
Sandro Ricaldone
Studioso delle avanguardie e neo-avanguardie novecentesche, ha organizzato e/o presentato mostre di Isou, Lemaître, Dufrêne, Broutin, Caron; ha curato, con Carlo Romano, la sezione lettrista della mostra Sentieri interrotti.
Crisi della rappresentazione e iconoclastia nelle arti dagli anni Cinquanta alla fine del secolo (Palazzo Bonaguro, Bassano del Grappa, 2000) e pubblicato saggi sul Lettrismo e l’Internationale lettriste.
Nel 1985 ha curato una mostra dell’INI presso la libreria Sileno di Genova; nel 1990 ha presentato con un testo (Hurlements en faveur de l’INI) la mostra L’inismo, curata da Danielle Londei (Bologna – Bari – Venezia, Associazione Culturale Italo-Francese); nel 1991 ha curato per gli Opuscola della Libreria Sileno l’edizione italiana del volume di Isidore Isou, Pour et contre Bertozzi, originariamente pubblicato da Avantgarde Publishers (Portland, 1987) con introduzione e note di Pietro Ferrua.
Diana Edizioni
Diana edizioni è un progetto editoriale animato da un gruppo volontario di studenti, ricercatori, giornalisti, intellettuali.
Una realtà associativa che ha come scopo la promozione, lo sviluppo e la diffusione della “cultura” in tutte le sue forme ed espressioni.
Le diverse collane (di poesia, narrativa, saggistica, miti e religioni) hanno l’ambizione di proporsi come strumenti di ricerca e percorsi formativi in grado di sfidare la desertificazione intellettuale determinata dalla sterile accettazione del “mito del consumo” e degli assiomi del politicamente corretto.
È rappresentata, nell’occasione, dall’editor, Dr. Raffaele Albo.