Oltre 5mila in piazza persone in piazza a Genova con 22 pullman e treni in arrivo da tutta la Liguria.
Bandiere rosse e blu di Cgil e Uil al vento sono sventolate nel capoluogo ligure per la manifestazione regionale nel giorno dello sciopero generale contro la manovra finanziaria del Governo Meloni.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, l’astensione dei dipendenti Amt è prevista fino alle 13 di oggi.
Il corteo è partito poco dopo le nove dalla stazione di Genova Principe per raggiungere il centro città. E’ stato aperto dallo striscione “Sciopero generale in Liguria contro la manovra finanziaria”.
Poco dietro la Fiom con cori, fumogeni e petardi ad animare la protesta.
Il corteo percorrerà per tutta la mattinata le vie del Centro città per raggiungere poi piazza Matteotti, dove è in programma il comizio conclusivo.
“Non solo la manovra non è adeguata ai problemi del Paese – ha riferito all’agenzia Dire Serena Sorrentino, segretaria generale funzione pubblica Cgil – ma il governo Meloni ha fatto una scelta, quella di tagliare il potere d’acquisto di salari e pensioni.
C’è un attacco diretto al lavoro, aumenta la precarietà, diminuiscono i salari.
La manovra sull’Irpef comporterà una perdita dei benefici che già i lavoratori oggi hanno in busta paga. Ma soprattutto ci preoccupano i tagli alla sanità, al sociale e quindi un ulteriore impoverimento anche indiretto.
Non c’è nessuna manovra di attenzione verso l’evasione fiscale, verso gli extraprofitti. Si aumentano le spese militari e poi abbiamo 120.000 cittadini in Liguria che rinunciano alle cure perché il Governo dice che non ci sono risorse”.
Sulle precettazioni, Sorrentino ha ricordato che la risposta del Tar “non riguarda il nostro ricorso, aspettiamo di vedere il pronunciamento del Tar sul nostro. Sicuramente il ministro Matteo Salvini ha fatto una scelta che è politica. Anche perché la 146 è una legge che è nata per contemperare il diritto dei lavoratori a scioperare e la garanzia dei servizi minimi per i cittadini. Non c’era rischio di disagi eccessivi per i cittadini: la scelta della precettazione è stata un attacco al diritto di sciopero”.
Il subcommissario Uil Liguria, Luca Cerusa, ha aggiunto che “siamo in piazza per manifestare contro una legge di bilancio che non soddisfa i reali bisogni delle persone. Oggi ci troviamo qui anche per dimostrare ai ministri che scioperare è un diritto sancito dalla Costituzione.
Questa è una piazza partecipata, che vuole manifestare il proprio dissenso. Oltre a chiedere a gran voce che si facciano scelte diverse nella legge di bilancio che sta per essere approvata.
Chiediamo al Governo nazionale e ai Governi locali di fare un ragionamento serio sulle politiche industriali. Non possiamo più permetterci di rimanere indietro.
Dobbiamo garantire un’occupazione stabile, sana e che possa garantire alle persone di vivere una vita serena”.