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A Laigueglia sul Muretto dei ciclisti c’è anche Tadej Pogacar

Matteo Zanoni figlio di Bruno, che ne è stato l'ideatore, prosegue il cammino del padre arricchendo il celebre Muretto con sempre nuovi personaggi

Laigueglia. Da ieri a Laigueglia il “Muretto dei Ciclisti” si è arricchito di una importante firma quella del più forte campione degli ultimi anni Tadej Pogacar. Il Muretto è stato ideato dal compianto ex professionista Bruno Zanoni ed attualmente viene portato avanti dal figlio Matteo: “Il muretto dei Ciclisti- commenta Matteo Zanoni- ideato e creato da mio papà diversi anni fa oggi viene impreziosito dalla firma del numero uno mondiale Tadej Pogacar! Sono convinto che papà Bruno sarà felicissimo di questa preziosa presenza, così come tutti gli appassionati di ciclismo che ogni anno vengono a visitare e fotografare il muretto che ormai è una celebrità. Oltre al re di Giro, Tour, Mondiale e molto altro ancora, abbiamo pensato di inserire anche la foto di papà ricordando a tutti chi è stato a far nascere il famoso muretto. Sono orgoglioso di portare avanti il suo lavoro devo ringraziare chi è riuscito a farmi avere la preziosa firma Isaia Spinelli, Alex e Johnny Carera. Nei prossimi giorni mi metterò al lavoro per arricchire il muretto con firme di altri campioni e invito tutti a visitarlo”. Bruno Zanoni è stato un grande promoter, imprenditore ed ex ciclista professionista. Con affetto lo ricordano sempre tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Un carattere splendido, amico e consigliere di tutti era sincero, diretto, generoso, appassionato, gioioso ed altruista. Quando è mancato Paolo Viberti lo ha ricorda così con commozione: “Laigueglia non sarà più la stessa, per me, senza Bruno: perché lui e solo lui aveva le chiavi del buon umore e dell’ospitalità. Non posso ancora pensare di andare sin là senza incontrarlo… Cari Iussi, Mara e Matteo: non dimenticatevi mai di aver avuto il privilegio di vivere accanto a un uomo straordinario. Nel suo significato etimologico: fuori dall’ordinario. Ne son rimasti pochi davvero”. Zanoni, che non è stato solo un ciclista, ma anche allenatore, direttore sportivo, direttore tecnico, presidente, promoter, organizzatore, è stato l’ insostituibile patron della classica di apertura del ciclismo italiano il Trofeo Laigueglia, meraviglioso marito della signora Iussi Marchiano, splendido papà di Matteo Zanoni e Mara Zanoni, affettuoso nonno e prezioso amico di tanti appassionati della bicicletta e non solo”.

Bruno Zanoni era stato un talento ciclistico su pista da giovane: campione italiano nell’inseguimento a squadre dilettanti nel 1973, passato al professionismo non aveva ottenuto grandi successi: una sola vittoria, la prima semitappa dell’undicesima tappa del Giro d’Italia 1978 con arrivo ad Assisi. Fu secondo anche nella quindicesima tappa del Giro d’Italia 1974. Su pista partecipò ai mondiali di Monteroni a Lecce nel 1976, quelli vinti da Moser, dove si classificò settimo nell’inseguimento individuale. Divenne famoso soprattutto per essere stato l’ultima Maglia Nera del Giro d’Italia, motivo per il quale venne invitato a tanti circuiti post Giro e molte trasmissioni televisive dove potè esprimere tutta la sua simpatia e gioia di vivere.

Claudio Almanzi