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A Mantova una grande mostra dedicata a Fortunato Depero

Al Palazzo della Regione ottanta opere presentano alcuni suoi capolavori realizzati a Capri, Parigi e New York. Il commento della curatrice Nicoletta Boschiero e del collezionista Armando D'Amaro.

La locandina della mostra

MANTOVA- Sta ottenendo un notevole successo di pubblico, ed è seguita con interesse anche dalla critica, la bella mostra dedicata a Fortunato Depero in corso di svolgimento fino al 26 febbraio al Palazzo della Regione di Mantova.

“Depero acrobatico automatico” è il titolo dell’esposizione, a cura di Nicoletta Boschiero, responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero.

La rassegna dedicata a Depero, intelligente creatore dell’estetica futurista teorizzata in Ricostruzione futurista dell’Universo, firmato con Giacomo Balla nel 1915, porta per la prima volta nella città lombarda ottanta opere tra le più significative dell’artista realizzate fra il 1917 ed il 1938.

La mostra è ideata da Electa in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Nella sua lunga esperienza artistica Depero ha costruito una forma d’arte totale che ha spaziato dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità divenendo uno dei protagonisti del movimento futurista.

“La mostra – commenta Armando D’Amaro noto editor ed esperto d’arte- rappresenta l’occasione per fare un vero e proprio viaggio attraverso i molteplici ambiti creativi del grande artista futurista, in particolare seguendolo in tre tappe fondamentali del suo percorso artistico: Capri, Parigi, New York”.

A Capri prende il via una delle stagioni più creative che avrà il suo culmine tra il 1916 e il 1918, ovvero quella legata all’avventura teatrale vissuta con lo svizzero Gilbert Clavel, suo sodale, ripercorsa attraverso alcuni disegni che appartennero a Clavel stesso.

Esposto anche un importante capolavoro, come Meccanica di ballerina, del 1917, e alcune bellissime chine dedicate alla novella gotica Istituto per suicidi, preludio alla nascita dell’automa con lo spettacolo teatrale Balli plastici.

“A Rovereto – spiega la curatrice Nicoletta Boschiero- nel 1919, finita la guerra, Depero dà vita a un suo grande sogno, quello di aprire una casa d’arte specializzata nel settore della grafica pubblicitaria, dell’arredo e delle arti applicate e, in particolare, in quello delle tarsie in panno che avranno un grande successo a Parigi, all’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes del 1925, “aperta a tutti gli industriali i cui prodotti siano artistici nel carattere e mostrino chiaramente una tendenza moderna”. Infine, dopo i successi ottenuti nelle principali esposizioni nazionali e internazionali, Depero e la moglie Rosetta si trasferiscono a New York nel 1928 aprendo la Depero’s Futurist House, una sorta di filiale americana della casa d’arte di Rovereto”.

L’impegno pubblicitario di Depero si concretizzerà con importanti collaborazioni con marchi di spicco, e numerosi progetti di copertine per American Printer, Vogue, Vanity Fair, e realizzerà anche le scenografie teatrali per New Babel.

L’ultima sezione della mostra è dedicata alla pluriennale collaborazione con il marchio Campari. Comunque per coloro che volessero avere maggiori informazioni sulla mostra o sul grande artista futurista è sufficiente visitare il sito www.deperomantova.it

CLAUDIO ALMANZI