“Inaudito” ed “inaccettabile”, con queste parole il SAPPe della Liguria denuncia un’altra aggressione da parte di un detenuto sud africano nei confronti di due agenti della Polizia Penitenziaria di Marassi.
“L’episodio – asserisce Lorenzo, segretario del SAPPe ligure – è avvenuto durante le normali operazioni di controllo delle celle che avviene ogni mattina, benché ci sia stata opposizione da parte dei detenuti, il personale ha comunque effettuato i controlli nella cella senza rinvenire alcun oggetto non consentito, ma evidentemente l’operazione di controllo ha sdegnato gli occupanti i quali hanno reagito nei confronti degli agenti prima sferrando loro un calcio e, in seguito, colpendo al volto un altro agente, che sono sttai visitati dai sanitari”.
Il sappe chiede un’inversione di tendenza nella gestione dell’istituto che raccoglie un elevato numero di detenuti problematici. “E’ necessario – continua il SAPPe – diminuire la presenza dei detenuti nelle carceri liguri, è indispensabile riaprire il carcere di Savona e rivedere l’utilizzo di quello di Chiavari.
Marassi ospita 720 detenuti su una capienza di 525 consentiti ed il 55% sono di nazionalità straniera; la Polizia Penitenziaria nel 2019 ha fronteggiato 187 atti di autolesionismo, 2 suicidi e ben 15 tentati suicidi, 173 colluttazioni con 58 ferimenti e 3 evasioni da permessi premio.
Questi sono solo alcuni dati degli eventi critici prodotti dai detenuti di Marassi il che deve destare interesse da parte degli amministratori e dei politici locali anche valutando la tipologia dei detenuti come i psichiatrici e i tossicodipendenti presenti al 31.12.2019 con 233 detenuti”.
“Per questo – conclude il SAPPe – bisogna rivedere la gestione di Marassi, mi auspico che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ponga un giusto interesse per le carceri liguri e su Marassi in odo particolare, attivandosi per la realizzazione del nuovo carcere di Savona inserendole tra le priorità nazionali”.