SAVONA – Verrà assegnata al vice campione del mondo ed ex campione europeo Matteo Trentin il premio “Catena Incatricchiata 2019”, premio annuale alla sfortuna istituito da alcuni anni dalla Ciclistica Ortovero, guidata da Maurizio Tarello.
La notizia è stata data dopo l’ ultima riunione organizzativa del riconoscimento che ogni anno premia l’ atleta, o il personaggio del ciclismo che, secondo la giuria inappellabile del sodalizio di Ortovero, ha vissuto l ‘episodio più sfortunato della stagione.
La cerimonia si svolgerà il 29 novembre ad Alassio (inizio alle ore 20) presso l’ Hotel Regina.
La consegna avverrà durante la cena sociale annuale della squadra ciclistica ASD C.S. Ortovero, guidata da Tarello: “ La Catena incatricchiata- spiega lo stesso presidente Maurizio Tarello- premia l’atleta che, per svariate ragioni, nel momento topico di qualcosa, incappa in un episodio sfortunato, in un incidente, in un episodio, che ne limiti o precluda il risultato. L’ambito in cui viene assegnato questo nostro premio è prettamente quello ciclistico. Quest’ anno abbiamo pensato di assegnarlo a Matteo Trentin che al mondiale è stato nettamente il più forte, ma alla fine per un nonnulla è arrivato secondo”.
Il Premio consiste in una “Catena Incatricchiata” (Campagnolo, Shimano o Sram) su tavolozza in legno, che reca il cognome dell’atleta vincitore e che viene riprodotta in un unico esemplare ed artigianalmente dal mitico artigiano albenganese Bruno Valdisserra.
“Il premio – ci ha spiegato Tarello- non ha alcun valore venale, ma vuole essere un riconoscimento ed un risarcimento morale all’atleta che dopo immani fatiche e sacrifici ha dovuto invece fare i conti con la sconfitta, anche se ha portato a casa una medaglia d’argento che luccica”.
I soci e gli amici della squadra ciclistica del Circolo Sportivo Ortovero, che conta un centinaio di iscritti, vivono questa festa in uno spirito di goliardia, allegria ed amicizia.
Il premio è nato da un’idea del “capitano” Massimo Botti, e del commentatore televisivo ed ex professionista Riccardo Magrini (che come ogni anno sarà presente ad Alassio alla consegna del premio) in seguito alla sua celebre frase con la quale, in diretta su Eurosport, durante la 15esima tappa del Tour de France 2010, descrisse l’incidente meccanico accaduto ad Andy Schleck durante un attacco sul Port de Bales, che gli costò la perdita della maglia gialla a favore di Alberto Contador.
CLAUDIO ALMANZI