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A mente fredda di Franco Ricciardi | Sarà quella con la Lazio la gara della svolta?

Al Ferraris il Genoa vince per 2-1 con il Lecce davanti a 32mila tifosi
Tifosi del Genoa (immagine di repertorio)

Dopo il successo con il Bologna è tornato sereno

Un Genoa che fa soffrire, ma che vince. I rossoblu abbattono il Bologna e dimenticano l’incredibile batosta patita a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Insomma, 6 punti in tre partite non sono poi un bottino malvagio, anche se resta il rammarico che con più concentrazione ed accortezza contro gli uomini sponsorizzati Mapei ora si potrebbe addirittura viaggiare a punteggio pieno, unica squadra con la Juventus!

Ed in attesa del recupero con il balengo Milano di Gattuso, ancora lontano in calendario.

Se non fosse che il gioco dei ragazzi di Ballardini lascia ancora un po a desiderare, soprattutto per continuità, ci sarebbe da stropicciarsi gli occhi.

Partendo proprio da Piatek, giunto al suo ottavo centro in 4 gare ufficiali! Mai si era visto una cosa del genere, non solo al Genoa, addirittura in Serie A. Il polacco è implacabile, trova la porta con una facilità impressionante, supera gli avversari con una facilità disarmante.

Altro punto fermo di questo Genoa Goran Pandev. Il macedone è in una forma splendida, che de resto dura dallo scorso gennaio; macina gioco, fornisce spunti importanti ai compagni, segna, prende botte dagli avversari, e spesso gli arbitri dovrebbero cautelarlo di più.

E poi c’è capitan Criscito: che tornando al Genoa dopo sette anni si è scoperto uomo-assist. Infatti su 4 gol in campionati realizzati da Piatek ben tre sono arrivati su suggerimento del capitano. Il difensore è di grand esempio per i compagni.

Anche la difesa, a parte il corto circuito di Reggio Emilia, ha uomini che stanno dando tanto; su tutti l’irriducibile Spolli, sempre pronto ad immolarsi in interventi titanici se c’è necessita.

Altro uomo in grand spolvero e crescita Biraschi, che assolutamente non sta facendo rimpiangere Izzo, del quale era la naturale riserva.

E due parole anche su Marchetti, messo nei giorni del dopo Sassuolo sulla graticola. Con il Bologna il gigante rossoblu ha dato il suo contributo dando anche sicurezza ai compagni di reparto.

Per poi catapultarsi al 90’ sotto la Nord con una corsa degna di un centometrista a difendere il compagno Romulo colpito proditoriamente da un avversario. Ha rimediato l’ammonizione, ma la Nord ha apprezzato il gesto, degno di un leader.

Ed ora, cari amici, ecco una trasferta tra le più difficili, a Roma con la Lazio.

Lo scorso anno i rossoblu si imposero a sorpresa per 2-1 quindi la tradizione recente  favorevole.

Ci saranno diversi ex con il dente avvelenato.

Da parte rossoblu si parte da Mister Ballardini, per poi proseguire con Marchetti, Pandev e Zukanovic; tra i laziali il solito Ciro Immobile, inviso dalla tifoseria rossoblu ma che il Genoa va a segno facilmente, avendo bucato la retroguardia rossoblu già 6 volte negli ultimi 5 anni.

Insomma partita con la Lazio, gara della svolta?

Può essere, ma ci vorrà umiltà e concentrazione; si è visto con il Sassuolo cosa significa perdere il lume della ragione seppur per 10 minuti, quando si sono subiti 4 gol!

Intanto in panchina ci sarà al 90% anche Sandro, ormai pronto dopo il lungo percorso di recupero avviato in luglio.

Se il regista brasiliano darà il suo contributo, allora i genoani potranno veramente divertirsi!

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1990, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.

Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.