L’annuale riunione dei pensionati della Coldiretti si è svolta ieri in Val Bormida. Millesimo ha ospitato il tradizionale appuntamento di fine estate della Coldiretti Liguria: dalle quattro province sono giunte delegazioni e rappresentanti per una giornata di festa, nel corso della quale sono anche state affrontate le tematiche legate al mondo degli anziani.
I Pensionati sono stati accolti dal Presidente di Federpensionati Liguria Angela Romaggi, dal Presidente regionale di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e dai Presidenti provinciali, dal Delegato Confederale Bruno Rivarossa, Direttori e Dirigenti delle varie Federazioni provinciali.
La giornata si è aperta con la Santa Messa officiata, al Santuario di Nostra Signora del Deserto, dal Consigliere Ecclesiastico Regionale Don Italo Arrigoni. Poi si è svolto l’ incontro dedicato alle tematiche di attualità che si tenuto, in modo conviviale, presso il ristorante Ponte di Murialdo.
E’ stato così possibile avere un momento di confronto sui temi più attuali che riguardano i pensionati dalla salute e prevenzione all’ importanza di assicurargli pensioni adeguate.
“La giornata del pensionato – ci ha detto la Presidente di Federpensionati Liguria Angela Romaggi– è la festa dedicata a coloro che, con duro lavoro, hanno aperto la strada per la moderna agricoltura e pesca diventando degli esempi importanti per le nuove generazioni. Nella nostra regione i pensionati coltivatori diretti che noi rappresentiamo sono più di 16mila ed a loro va il nostro costante impegno poiché sono figure che, anche dopo il pensionamento rimangono una risorsa insostituibile per la famiglia e le imprese le quali, in molti casi hanno loro stessi fondato”.
In Liguria la zona che conta il maggior numero di pensionati dell’agricoltura è la piana albenganese: “Nella nostra regione – spiegano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri ed il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – la percentuale di persone sopra ai 65 anni ha toccato quest’anno il 30% della popolazione totale, il 45% dei quali ultra 75enni, arrivando a contare un numero di ultracentenari impressionate, dei quali ben 101 sono ex agricoltori. I pensionati che provengono dal mondo agricolo e ittico ligure sono l’emblema del cosiddetto “invecchiamento attivo”, avendo alle spalle l’esperienza di una vita e ancora molto da offrire. I nostri anziani, restano sempre una grandissima risorsa sia per il ruolo che svolgono nella società, per la loro operatività costante e per la funzione di consiglieri che hanno nelle nuove scelte imprenditoriali, e soprattutto per il ruolo di ecologisti veri che svolgono anche nella nostra Liguria dove continuano a mantenere il territorio, salvaguardando, ad esempio, le fasce e i nostri muretti a secco: la nuova agricoltura, che concilia innovazione e tradizione, non può fare a meno di un così prezioso patrimonio”.
CLAUDIO ALMANZI